Traghetti Elba, finalmente sbloccato il bando: ora la gara c’è
Dopo una interminabile sfilza di rinvii, la Regione rompe gli indugi
LIVORNO. Ci sono voluti almeno 18 mesi di rinvii, slittamenti, proroghe, smentite annunciate e annunci smentiti, ma adesso il bando finalmente c’è: è un momento importante per la comunità dell’Elba e delle altre isole a partire da Capraia, Giglio e Gorgona perché, con il numero 021324/2025, viene messa in pista la procedura di gara ad evidenza pubblica relativa all’affidamento in concessione del “servizio di trasporto pubblico marittimo in continuità territoriale con le isole dell’Arcipelago Toscano” («con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo e con i criteri di valutazione individuati nel disciplinare di gara», come specificato nel decreto dirigenziale del 6 giugno scorso che ha predisposto il via al bando).
La Regione Toscana (e segnatamente: la “Direzione mobilità, infrastrutture e trasporto pubblico locale settore trasporto pubblico locale su ferro e marittimo”), l’ha pubblicata alle ore 8,16 di oggi 18 giugno sulla piattaforma “Start”, il sistema telematico acquisti regionale della Toscana al quale si affida la Regione Toscana per svolgere in modalità telematica tutte le fasi di svolgimento di ogni tipologia di gara. E questo, detto per inciso, dopo che ieri martedì 17 la Gazzetta Marittima aveva annunciato che forse, dopo tanto aspettare, era arrivata la volta buona (qui il link all’ articolo che abbiamo pubblicato)
In ballo l’affidamento del servizio per 12 anni, secondo quanto indicato nel bando accompagnato da una sfilza di documenti allegati, in tutto 27. L’importo complessivo in gioco è di 789 milioni di euro più spiccioli (al netto dell’Iva). Gli operatori che intendessero farsi avanti hanno tempo fino agli inizi di ottobre: sembra intuibile che difficilmente si riuscirà a non intaccare il 2026 come inizio operativo.
Dunque, sia pure con qualche giorno extra di comporto, l’assessore regionale Stefano Baccelli ha tenuto fede quantomeno all’ultima scadenza che si era dato: metà giugno. E in certo qual modo non poteva essere altrimenti, visto che il centrosinistra al governo in Regione Toscana avrebbe esposto, dicevamo, «un assessore di peso come Stefano Baccelli (trasporti, infrastrutture, urbanistica e assetto del territorio)» a un flop sul fronte della garanzia dei collegamenti con le isole toscane che sarebbe sciocco ridurre a un qualcosa per i turisti. Basti dire che fuori dal periodo delle vacanze (e dall’assedio dei turisti), da ottobre a Pasqua, i dati dell’Authority labronica segnalano un flusso di 885mila viaggi di persone e 51mila viaggi di camion e autisti. È una domanda sociale che per molti sarà il primo elemento sul quale dare un giudizio politico sul lavoro della giunta e dunque orientare il voto alle regionali d’autunno. Non solo: il centrodestra ha avuto fino a pochi mesi fa proprio un elbano come portavoce dell’opposizione in consiglio regionale (e non è un segreto che Marco Landi abbia fatto del bando traghetti una delle questioni cardine per cercare consenso).
Comunque, l’esponente del centrodestra non risparmia le accuse: “Habemus garam”, dice parafrasando la formula di rito con cui si annuncia il nuovo papa. «Con enorme, ingiustificabile, ritardo la Regione Toscana ha pubblicato il famigerato “bando traghetti”». E’ passato «un anno e mezzo dalla scadenza naturale del contratto, ed è una scadenza che la Regione conosceva dal lontano 2011», ecco che – sbotta Landi – «finalmente cominciano a definirsi i contorni futuri di un servizio di fondamentale importanza per i residenti delle isole toscane e per chi vi lavora o vi si reca per le più svariate ragioni».
Adesso che non può più prendersela con la mancata pubblicazione del bando, il centrodestra sposterà l’accento sui contenuti del bando. Soprattutto per quanto prevederà come standard di servizio e agevolazioni per i residenti: a cominciare – lo ripete Landi – da «età delle navi, trasporti sanitari, agevolazioni per medici, infermieri, lavoratori della scuola e società sportive, accessibilità per passeggeri con disabilità, rispetto delle tabelle di percorrenza».
Il bando parla di «un unico lotto»: la scelta, secondo l’istruttoria regionale, dipende dal fatto che si vede nel lotto unico una forma di tutela per le tratte/gli ambiti a domanda più debole. I costi extra per l’operatore? In Regione immaginano che le forme di raggruppamento, subappalto e altre forme di aggregazione possano risolvere il problema.

L’assessore regionale Stefano Baccelli
Fra i requisiti previsti per gli operatori che vogliono entrare in lizza per l’affidamento, troviamo:
- 1) fatturato globale di almeno 93,3 milioni «nei migliori 3 anni degli ultimi 5 anni precedenti»;
- 2) un patrimonio netto che, come da bilancio, risulti «almeno il 15% del corrispettivo annuo posto a base d’asta pari a 2,4 milioni di euro;
- 3) aver svolto negli ultimi tre anni servizi di trasporto marittimo di passeggeri (e/o merci, veicoli) per almeno 134mila miglia marine medie annue.
La tabella del programma di esercizio prevede quasi 22mila corse per un totale di oltre 270mila miglia, quasi metà delle quali fra Piombino e Portoferraio. Per la precisione sono suddivise così:
- Piombino-Portoferraio: 8.824 corse, 119mila miglia
- Piombino-Cavo-Portoferraio: 5.361 corse, 42mila miglia
- Piombino-Rio Marina-Pianosa: 3.116 corse, 30mila miglia
- Porto Santo Stefano-Giglio: 3.058 corse, 33mila miglia
- Livorno-Capraia: 997 corse, quasi 37mila miglia
- Porto Santo Stefano-Giannutri: 246 corse, 2.700 miglia
- Livorno-Gorgona: 208 corse, 4.100 miglia
- Giglio-Giannutri: 164 corse, 1.400 miglia

Marco Landi, esponente del centrodestra e vicepresidente del consiglio regionale toscano
La Regione Toscana annuncia che il bando sarà illustrato domattina, giovedì 19, in una conferenza stampa in programma alle 12.30 nella sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze. Parteciperanno il presidente Eugenio Giani e l’assessore alla mobilità e alle infrastrutture Stefano Baccelli.