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Le solenni esequie a Taipei dell’armatore Chang Yung-Fa

Il ricordo di Pierluigi Maneschi, agente ed amico del geniale imprenditore cinese

Chang Yung-Fa

Pierluigi Maneschi

TAIPEI – Un solenne funerale, con la particolarità del grande culto per i defunti dell’etica orientale, per celebrare una incolmabile perdita per il mondo degli armatori: così nel corso della cerimonia funebre di Chang Yung-Fa, il demiurgo e fondatore del gruppo Evergreen cui hanno partecipato esponenti della logistica marittima di tutti i continenti, è stata ricordata la figura dello scomparso. Che Pierluigi Maneschi, storico referente della compagnia di Taiwan per l’Italia e appena rientrato dai funerali a Taipei ha voluto tratteggiare per i rapporti che Chang Yung-Fa ha avuto con il nostro paese oltre che per quelli della sua personale amicizia.
[hidepost]Nato nel 1927 a Suao, Chang si imbarcò da giovanissimo fino al grado di terzo ufficiale su una compagnia di navigazione locale: poi con alcuni amici fondò il 1º settembre 1968 la Evergreen Marine Corporation con l’armamento di una nave da 15 mila tonnellate acquistata usata. Nel 1975, avendo compreso che il settore dei container sarebbe stato il prossimo futuro sul mare, ordinò 4 navi S-type allora molto avanzate lanciando con esse il primo servizio regolare specializzato con la costa orientale degli Usa. Seguirono servizi con la costa West e nel 1978 con l’Europa, per poi approdare ai grandi round-the-world.
Nella sua grande visione della logistica marittima, ha sottolineato Pierluigi Maneschi, Chang Yung-Fa ha sempre avuto un’attenzione e una stima particolare per l’Italia. Il primo porto italiano toccato dalle sue navi è stato Livorno nel 1978, dove il primo ufficio di rappresentanza è stato l’occasione per avviare il rapporto di collaborazione e poi di amicizia tra l’armatore e Pierluigi Maneschi: un rapporto che negli anni si è consolidato fino a fare del manager livornese uno dei più ascoltati consiglieri su tutte le problematiche del mondo armatoriale europeo. Grazie a Maneschi Chang acquisì il Lloyd Triestino, diventato poi nel 2006 Italia Marittima e rimasto il brand italiano nella galassia delle compagnie dell’armatore di Taiwan, e avviò il grande terminal container di Taranto (Tct) dal quale era recentemente uscito per i ritardi dei programmi di sviluppo promessi dai governi italiani.
In Italia Chang aveva ricevuto nel 2002 il primo riconoscimento a un armatore asiatico e nel 2007 era stato nominato dal presidente Napolitano cavaliere di Gran Croce della Repubblica. Chang lascia quattro figli maschi e una femmina e una delle più importanti compagnie armatoriali del mondo, affiancata anche da una compagnia aerea (Eva Airways) e una grande catena di alberghi di lusso.

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Pubblicato il
27 Gennaio 2016

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