Visita il sito web
Tempo per la lettura: 3 minuti

Ancona innovativa: “vasca” telecomandata

ANCONA – Con il collaudo del sistema di controllo delle acque della vasca di colmata, il porto di Ancona ha aggiunto una nuova tappa del suo percorso di automazione verso il porto 4.0 e si conferma il porto più all’avanguardia d’Italia. Con quest’applicazione, infatti, il monitoraggio e anche la gestione e controllo della vasca di colmata si possono attivare da remoto attraverso la rete internet. Tanto che il collaudo del nuovo sistema di automazione è potuto avvenire dallo smartphone dell’operatore.[hidepost]

Si tratta di un’altra tappa dell’innovazione del sistema portuale che fa seguito alla realizzazione del sistema di sorveglianza e accertamento a distanza per il corretto conferimento delle sabbie dragate dal porto, installato nello scorso anno.

Per la vasca di colmata è stata realizzata un’applicazione di gestione automatica delle paratie controllate anche a distanza. Questo sistema collaudato nel mese di marzo permette infatti in maniera automatica e tramite internet di controllare i livelli delle acque e il monitoraggio di tutti di tutti i parametri richiesti dal CNR – ISMAR (consiglio Nazionale delle Ricerche – Istituto di scienze Marine).

E’ così possibile gestire i livelli e scaricare le acque in mare della vasca di colmata quando si verificano le condizioni prefissate di livello massimo raggiunto e livello di marea inferiore al livello della paratoia. Le acque passano attraverso dei filtri per depurarle dagli inquinanti mentre viene monitorato e verificato il rispetto dei parametri inquinanti rientranti nelle specifiche fissate per legge e controllate dal CNR-ISMAR. Per ottenere questo sono stati integrati alcuni dispositivi quali le centraline e i sensori – che rilevano le condizioni e lo stato delle paratie, i livelli della vasca ed il livello del mare – ed i selettori dei motori che azionano i comandi in funzione delle condizioni richieste e del raggiungimento dei livelli desiderati.

L’attivazione è resa possibile a distanza tramite la rete mobile 4G di controllo e il collaudo è stato possibile utilizzando i comandi inviati da smartphone.

Il progetto è stato realizzato grazie all’incarico affidato dall’Autorità di Sistema portuale del mare Adriatico centrale alla V3 Elettro Impianti, (http://www.v3elettroimpianti.it/) azienda dorica specializzata in impiantistica elettrica, software e interfacce per domotica e automazione.

Il progetto prosegue lo sviluppo dell’automazione nel settore dei dragaggi e della gestione dei sedimenti del porto di Ancona, già avviata con l’innovativo progetto Visiomare. Visiomare è un sistema di controllo delle operazioni di dragaggio del bacino portuale con telecamera di bordo geolocalizzata. Un sistema che permette anche un notevole risparmio di costi calcolati in circa 70.000 euro annuali.

“Siamo orgogliosi di supportare il porot di Ancona nel suo percorso di evoluzione tecnologica verso un “porto 4.0” – spiega Cristiano Vaccarini, fondatore e CEO di V3 Elettro Impianti – in una versione innovativa dove il telecontrollo e la gestione automatizzata delle funzioni e dei monitoraggi contribuiscono ad un sistema moderno ed ottimizzato senza uguali in Italia. Lo stesso collaudo è stato fatto da mobile, utilizzando uno smartphone per azionare il comando delle paratie, ottimizzando l’operatività. L’Autorità di sistema portuale del mare adriatico centrale investe nella trasformazione digitale cogliendone le opportunità”.

Il presidente dell’Autorità di Sistema Rodolfo Giampieri ha dichiarato: “Questo progetto rientra nella strategia del sistema portuale improntata all’innovazione tecnologica ed alla sostenibilità, convinti come siamo che il pieno potenziale delle nostre infrastrutture possa essere colto solo affiancando info-strutture adeguate. Le applicazioni tecnologiche alle opere di dragaggio costituiscono un notevole valore aggiunto in termini di risparmio di risorse e trasparenza nella gestione dei lavori. L’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale ha saputo aggregare le massime competenze scientifiche e tecnologiche del territorio per assicurare sostenibilità ed efficacia ad un’opera strategica come i dragaggi, che sono il tema prioritario da affrontare in tutti i porti amministrati. Un esempio replicabile che siamo pronti a mettere a disposizione della portualità”.

[/hidepost]

Pubblicato il
5 Aprile 2017

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio