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L’Italia ai primi posti per sicurezza e flotta

ROMA – Si è svolto a Roma, presso il comando generale delle Capitanerie di porto, l’Incontro annuale tra la Guardia Costiera e le società armatoriali del naviglio marittimo italiano. Un momento di confronto finalizzato all’incremento degli standard di sicurezza a bordo delle navi battenti bandiera italiana.

L’occasione è stata utile per illustrare a tutti i soggetti, che a vario titolo sono coinvolti nello shipping, i risultati di rilievo raggiunti dall’Italia nell’anno 2016 nel campo della sicurezza della navigazione, quale importante attività di prevenzione contro gli incidenti e inquinamenti marini da navi.

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A decretarlo è stato proprio il segretariato del Paris MoU che, con l’Annual Report 2016, ha evidenziato, infatti, gli importanti obiettivi ottenuti grazie al contributo determinante della Guardia Costiera italiana, che con l’attività ispettiva di Flag State e Port State Control permette di accertare la conformità  del naviglio mercantile nazionale ed estero alle norme internazionali e nazionali in materia di sicurezza della navigazione, tutela dell’ambiente marino e condizioni di vita a bordo.

In particolare, è emerso da tale attività ispettiva svolta da personale specializzato del Corpo:

– il netto miglioramento delle prestazioni del naviglio mercantile italiano, che ha consentito all’Italia di raggiungere il 6° posto su 73 Stati censiti (dal 10° posto del 2015), posizionandosi all’interno della cosiddetta “white list” che racchiude le flotte più virtuose a livello internazionale.

Si confermano, quindi, le elevate performance della flotta di bandiera nazionale che comprovano la rafforzata competitività di quest’ultima nel generale panorama del mercato economico marittimo e consolidano i sentimenti di stima e di considerazione che il cluster internazionale marittimo indiscutibilmente nutre nei confronti dell’Italia. La bandiera italiana nel 2016, permanendo nella “white list” del sistema di ispezione americano, è stata, altresì, insignita della certificazione QUALSHIP21 da parte della US Coast Guard (in Europa sono solo quattro le Nazioni che possono vantare tale certificazione).

– che, attraverso il controllo delle navi straniere che approdano nei porti italiani  (1.431 le visite effettuate nel 2016) l’Italia si pone al 2° posto tra i 27 Stati membri all’interno del sistema ispettivo del Memorandum di Parigi (Paris MoU).

Gli sforzi e le attività del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia costiera si sono, negli ultimi anni, sviluppati in misura proporzionale con l’incremento delle funzioni e delle competenze in materia di sicurezza della navigazione, soprattutto nei confronti di un’utenza tecnica sempre più variegata ed orientata al livello internazionale.

A sottolineare gli elevati standard professionali del naviglio italiano, nonché la professionalità della Guardia Costiera italiana in tale ambito, è il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, il quale si è congratulato “per gli ottimi risultati degli standard prestazionali della nostra flotta, e per gli altrettanto lusinghieri risultati dell’attività ispettiva condotta dai nostri ispettori Port State Control”.

Il Ministro ha, altresì, evidenziato che “ciò denota come la competitività ed il dinamismo del naviglio nazionale siano cresciuti negli ultimi anni, grazie al concreto impegno degli armatori italiani, alla qualità della nostra cantieristica, alla formazione qualificata dei nostri equipaggi e al rispetto dei rigorosi standard di sicurezza della navigazione.”

“Questi lusinghieri risultati danno lustro al “Sistema Paese”, valorizzano la qualità della flotta di bandiera italiana e proiettano il Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera, quale modello di efficienza e competenza tra i partner internazionali ed istituzionali, per il suo ruolo insostituibile a servizio della funzione marittima del nostro Paese”.

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Pubblicato il
18 Novembre 2017

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