Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Cagliari lancia la sfida per un porto del futuro

Nella foto: L’intervento del presidente Duci.

CAGLIARI – Basta con le critiche e le lamentele per una crisi che ormai da mesi incombe sul porto canale di Cagliari, ma fatti concreti per sfruttare le eccezionali potenzialità del Golfo degli Angeli. All’insegna di un forte, e per certi aspetti secco, e senza precedenti richiamo lanciato dal presidente degli Agenti Marittimi della Sardegna, Giancarlo Acciaro, si è aperto a Cagliari il convegno significativamente battezzato “Golfo degli Angeli e non dei fantasmi”, che ha richiamato da subito la necessità di una battaglia e di una unità per abbattere tutti i vincoli che impediscono a Cagliari e alla Sardegna di ripartire e costruire un futuro per l’isola.

[hidepost]

I sindaci di Cagliari e Sarroch, Paolo Truzzu e Salvatore Mattana, hanno rivendicato all’unisono la nascita di un sistema coeso di imprenditori e istituzioni, ma a specialmente l’abbattimento dei vincoli che hanno vietato sino a oggi l’utilizzo produttivo della più estesa area industriale retroportuale d’Italia e la nascita di quella zona franca che avrebbe potuto assicurare quella marcia in più di cui la Sardegna e Cagliari hanno bisogno.

Il convegno è stato chiamato quindi a segnare una svolta storica, imponendo la logica dei fatti su quella delle parole e trasformando anche slogan come quello relativo a una Montecarlo sarda, che diventi hub per crociere e mega yacht in azioni concrete che si basano su un progetto di totale revisione delle funzioni e delle destinazioni d’uso delle differenti aree del porto in primis quelle del porto canale.

Cagliari cerca dunque di allontanare i fantasmi che incombono sul Golfo degli Angeli chiamando a raccolta operatori e Istituzioni. Il convegno, voluto dall’Associazione Agenti Marittimi della Sardegna, ha evidenziato come il porto di Cagliari e in parte a Sarroch siano chiamati – come ha sottolineato anche il Presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas – a un ripensamento complessivo. Ripensamento che transita attraverso l’opzione di concentrare nel porto storico di Cagliari tutti i traffici passeggeri relativi alle navi da crociera e ai mega yacht, e attraverso l’idea di un riutilizzo complessivo del porto canale, anche per traffici, diverso incluso quello che prevede la delocalizzazione del traffico su navi ro-ro.

A questo proposito, il Gruppo Moby Tirrenia ha confermato un interesse di base a svolgere un ruolo in questa operazione, ribadendo, per voce di Matteo Savelli, anche l’interesse del Gruppo a partecipare ai lavori per la definizione di una nuova Convenzione relativa ai traffici fra Sardegna e continente.

L’ipotesi di un porto da ridisegnare totalmente non è stata condivisa dal presidente dell’Autorità di Sistema Portuale, Massimo Deiana, che pure ha denunciato i vincoli burocratici che condizionano sia l’operatività sia i piani di sviluppo del porto.

Il presidente di Federagenti, Gian Enzo Duci, ha invitato i sardi a risolvere prima di tutto in Sardegna i problemi dell’isola cambiando passo e non attendendosi da Roma risposte che non arriveranno mai. Duci ha ricordato come i cambiamenti in atto nell’economia mondiale, persino negli assetti demografici, impongano cambi comportamentali. Una modifica radicale nell’atteggiamento che non può essere più passivo, ma prevedere una forte promozione e la messa in campo di azioni straordinarie anche sul tema della destagionalizzazione.

[/hidepost]

Pubblicato il
30 Ottobre 2019

Potrebbe interessarti

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio