Visita il sito web
Tempo per la lettura: 3 minuti

Sei paesi sono in testa per la produzione di smog auto

ROMA – Oggi il 70% dello smog in Europa è prodotto da appena 6 Paesi, con in testa la Germania che inquina il doppio dell’Italia. A metterlo in evidenza – basandosi su dati Eurostat – è GreenVulcano (www.greenvulcano.com), il big player dietro le quinte delle maggiori società di smart mobility.

Quello dei trasporti è un settore responsabile del 30% delle emissioni totali di CO2 in Europa, di cui il 72% viene prodotto dal solo trasporto stradale.

[hidepost]

In cima alla classifica europea vi è appunto la Germania che contribuisce al 22,5% del totale dell’anidride carbonica immessa in atmosfera, seguita da Regno Unito con l’11,4% e Polonia con il 10,3%. Poi ancora seguono Francia ed Italia intorno al 10% e la Spagna al 7,7%.

La lotta all’inquinamento nel 2021 deve quindi necessariamente entrare nel vivo in un contesto che vede un po’ tutti i Paesi impegnati ad uscire dalla crisi sanitaria con distanze sociali nuovamente rafforzate e con un ricorso sempre maggiore allo sharing quale via di uscita per evitare gli affollati mezzi pubblici.

Secondo GreenVulcano è proprio Covid-19 un ulteriore acceleratore della mobilità in sharing, mentre le nuove regole UE impongono ai produttori di ridurre le emissioni a livello di flotta del 15% per tutti i veicoli entro il 2025 e del 37,5% per le automobili e del 31% per i furgoni entro il 2030, puntando ad una riduzione del 90% di tutte le emissioni provenienti dal settore dei trasporti entro il 2050.

«Dal 2021 per il mondo dei trasporti inizia così una fase rivoluzionaria che dovrà portare ad un impatto ambientale sempre più green, con motori sempre più puliti ed una nuova filosofia della mobilità dove la condivisione avrà un ruolo ancora più centrale così come i mezzi alternativi, meglio se a emissioni zero» commenta Marco D’Ambrosio, responsabile del business development di GreenVulcano.

Ma quali sarebbero in concreto i benefici per l’ambiente apportati dalla condivisione? «Secondo le nostre stime ogni 1.000 autovetture in sharing anziché di proprietà portano ad un risparmio complessivo di 2 mila tonnellate di CO2 annue. Insomma è come se si piantassero circa 3.000 nuovi alberi. E con gli altri mezzi – come il monopattino elettrico o la bicicletta a pedalata assistita – l’impatto è addirittura vicino allo zero» risponde Claudio Ortenzi, senior analyst di GreenVulcano.

Le prospettive sono buone: oggi 6 milioni di italiani sono iscritti ad almeno un servizio di sharing mobility. Ma, anche solo dalle cronache, è ormai evidente che il fenomeno è in crescita costante, vivendo al suo interno – negli ultimi mesi – anche l’esplosione dello sharing dei monopattini elettrici.

Senza dimenticare che nel boom della mobilità condivisa vi è il contributo di moltissime startup che – grazie appunto a partner B2B su innovazione ed integrazione a 360 gradi come GreenVulcano, forte nella capacità di affiancare altre aziende e di “supportarle da zero” – hanno saputo rispondere a questo un nuovo bisogno della società, riuscendo a fare leva sulle piattaforme tecnologiche per spingere nuove forme di utilizzo dei veicoli, ampliandone la gamma ed ideando nuovi modelli di business.

«Ma il fenomeno non è circoscritto allo sharing e flotte privati» puntualizza Claudio Ortenzi. Anche per le flotte aziendali si sta consolidando questa trasformazione che porta le aziende di ogni dimensione verso la «sharing economy», combinando anche a livello aziendale l’uso dei trasporti pubblici.

Ed il risparmio a livello aziendale è notevole perché si passa dal concetto di «Total Cost of Ownership» (TCO) a quello di «Total Cost of Mobility» (TCM), si trasmigra quindi dal semplice costo di gestione dei veicoli della flotta al costo di gestione della mobilità aziendale a 360 gradi, includendo i servizi correlati e terziarizzando le attività no-core che vengono sempre più spesso affidate a chi ha più esperienza e maggiori competenze.

«Questo passaggio alla terziarizzazione è un fenomeno che riguarda anche gli operatori più grandi, perché decisamente si risparmia» commenta Marco D’Ambrosio. Non a caso tra i clienti B2B di GreenVulcano vi sono colossi come Octo Telematics oppure eDriving, la cui mission è quella di aiutare oltre un milione di autotrasportatori a ridurre collisioni ed infortuni.

Grazie appunto all’esperienza acquisita in 20 anni di attività, l’azienda italiana con basi a Roma, Napoli e Boston ha le competenze per realizzare soluzioni su misura rispetto alle precise richieste del cliente «shared mobility» che siano automobili, scooter, monopattini, o persino biciclette elettriche.

In questo modo il gruppo GreenVulcano è diventato il partner B2B ideale in campo internazionale per soluzioni di mobilità multimodale come quella attuale. (AJ-Com.Net).

[/hidepost]

Pubblicato il
31 Ottobre 2020

Potrebbe interessarti

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio