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La pandemia non ferma Sdag

GORIZIA – Si conclude positivamente il 2020 per Interporto Gorizia-Sdag e il 2021 sta già crescendo ulteriormente in diversi settori, tra cui soprattutto l’agroalimentare e le aree di sosta per mezzi pesanti, a cui si devono aggiungere nuovi progetti già in fase di realizzazione in particolare per l’intermodalità. “Il primo trimestre 2021 ha registrato, infatti, un ulteriore incremento soprattutto nell’area agroalimentare e nelle aree di sosta, con un aumento di movimentazione delle “palette” del +39,7% rispetto al primo trimestre 2020”, afferma l’amministratore unico di Sdag, Giuliano Grendene.

L’investimento di circa 4 milioni di euro nell’ambito della Convenzione Regione Friuli-Venezia Giulia-Interporto Gorizia per l’attuazione degli accordi internazionali di Osimo, ha permesso a Sdag di offrire nell’anno del Covid-19 i nuovi servizi di GoFoodLog (Gorizia Food Logistic), un complesso specializzato nella logistica agroalimentare del fresco e del freddo che ha completato la piattaforma logistica regionale. “Il risultato nel 2020 è stato ottimo – sottolinea Grendene – con quasi 32.000 palette movimentate nelle celle frigorifere, di cui più di 9.000 (129 container) in forza della collaborazione con lo scalo portuale di Trieste, portando ad un aumento del quasi 37% rispetto all’anno 2019”.

Le conseguenze della pandemia da Covid-19 sull’economia variano molto da un comparto all’altro, ma è evidente come il settore della logistica e in particolare il trasporto merci e l’alimentare, proprio nel 2020, vedano un segno positivo. Risulta essere un punto di forza lo stoccaggio di prodotti di originale animale che Sdag ha già ottenuto negli ultimi anni, a cui si aggiunge la recente richiesta di abilitazione per divenire Punto di Controllo e Centro ispettivo Pcf per i prodotti di origine non animale per il consumo umano e sui materiali destinati al contatto con gli alimenti. Tale riconoscimento consentirebbe, infatti, agli operatori del settore logistico regionali specializzati nelle operazioni di importazione di merci sottoposte a controllo sanitario e frontaliero di mantenere e consolidare i propri traffici.

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Sdag, insieme al Comune di Gorizia, ha lavorato e sta operando molto su più fronti, in particolare anche nell’intermodalità che per l’interporto diviene strategica. “Ringrazio a tal proposito anche l’onorevole Germano Pettarin e la Camera di Commercio della VG che continuano a seguire da vicino gli sviluppi di Sdag per il perfezionamento della piattaforma logistica integrata del Friuli-Venezia Giulia in cui oltre al polo agroalimentare rientra anche il progetto della realizzazione della cosiddetta Lunetta ferroviaria”, sottolinea Grendene.

L’intervento da 12 milioni euro di RFI (Rete Ferroviaria Italiana) serve alla realizzazione del nuovo collegamento della linea nazionale Udine-Gorizia-Monfalcone con l’attuale linea internazionale Gorizia-Nova Gorica, e consentirà ai treni merci il collegamento diretto da Trieste/Venezia alla linea per la Slovenia (e viceversa) senza necessità di inversione di marcia a Gorizia, permettendo dunque di collegare in maniera più veloce ed efficiente il terminal Sdag con gli scali portuali di Trieste e Monfalcone. “Con tali obiettivi – indica ancora Grendene – Sdag sta collaborando molto negli ultimi anni con l’Autorità di Sistema del Mare Adriatico Orientale nella creazione di una strategia di ampio spettro, per lo sviluppo del sistema intermodale regionale”.

Intensificati nel 2020 i rapporti anche con altri importanti operatori del settore intermodale, in particolare con Adriafer che gestisce le manovre ferroviarie nel porto di Trieste, con il suo amministratore delegato Maurizio Cociancich che afferma quanto “Adriafer come operatore al servizio del sistema logistico regionale intenda studiare assieme a Sdag potenziali collaborazioni per valorizzare il terminal intermodale, anche grazie a progetti che tendono a spingere verso la transizione ecologica delle operazioni di manovra ferroviaria”.

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Pubblicato il
12 Maggio 2021

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