Visita il sito web
Tempo per la lettura: 3 minuti

Aggiorniamoci: viva viva Babba Natale

LIVORNO – Proviamo un attimo a strapparvi un sorriso, visto che le Feste devono essere feste, ma anche visto che di questi tempi se ne vedono e se ne sentono di cotte e di crude: come la Madonna transgender (Ufficializzata in un pubblico presepio…) la sessuofobia imperante che vieta addirittura i cartelloni pubblicitari con il corpo femminile, gli asterischi nelle scuole per non designare i generi maschile o femminile e buon ultimo, i cessi universitari per chi non si sente né maschio né femmina.

Niente contro chi non si riconosce nel proprio sesso: sono fatti suoi. Ma lasciateci il diritto di dire che una bella donna è una bella donna, senza costringerci a vedere la Madonna con barba e baffi. Così noi vi offriamo la nostra interpretazione di Babbo Natale, aggiornata alla moda d’oggi: “babbA” Natale, appunto. Siamo retrogradi? Forse sì: ma ci va bene così, nel pieno rispetto dei valori della bellezza, della grazia e anche dell’intelligenza femminili, tutte doti che muovono il mondo. Buon Natale. Buone festività.

[hidepost]

*

Ci aiuta in questa “mission impossible” o quasi un altro intervento scherzoso, e davvero intelligente, per disattivare le tante amarezze di questo periodo. Eccolo.

“Alert anti Covid? Licenziamenti di massa via Teams? Nulla di tutto questo. Un mega quiz in diretta video e un telegiornale satirico degno di Striscia la Notizia nel quale anche l’amministratore delegato ha recitato la sua parte in scena, sono stati per Bureau Veritas Italia, leader delle certificazioni e dei controlli, la chiave del tutto innovativa per ricompattare il personale e dichiarare a gran voce, proprio nell’occasione degli auguri di Natale, noi ci siamo, cresciamo e crediamo nel futuro.

“Con alcune centinaia di dipendenti e dirigenti collegati in diretta, il management ha letteralmente rotto gli schemi puntando sull’effetto sorpresa, con due strumenti non certo consueti per le aziende e ancora meno canonici in un periodo in cui chi non parla di virus o esprime previsioni negative, è considerato una sorta di eretico.

“L’eresia Bureau Veritas l’ha consumata prima con un Quizzone degno di Gerry Scotti in cui i dipendenti si sono battuti uno contro l’altro per dare risposta a quesiti di carattere generale, inframezzati da domande a trabocchetto sull’azienda e persino dalle foto di alcuni “capi” che dovevano essere identificati in diretta. Per i primi tre, premi e cotillon nella formula di buoni di acquisto.

Ma il clou della serata si è raggiunto con un Tg, inappuntabile nella forma, nei conduttori da uno studio tv, nei collegamenti. Un po’ meno nei contenuti dei servizi in cui i vertici aziendali si sono messi in discussione. Dal ceo, Diego D’Amato che tuona in diretta contro il malcostume delle call a mezzo busto che consentono da casa di presentarsi in giacca e cravatta nascondendo pigiami e shorts nella parte del corpo non inquadrata. Il ceo ha annunciato che tutte le call 2022 si svolgeranno a total body per poi alzarsi ed essere inquadrato mentre si allontana in calzoncini corti degni di un calciatore professionista. Un’altra dirigente del gruppo ha lanciato in onda un servizio sugli alieni che si stavano impadronendo di tutta la terra, per poi far intuire di essere lei stessa già diventata preda e complice degli alieni; sino a un collegamento mancato con un dirigente in Sardegna, dato per misteriosamente scomparso e ritrovato… in vacanza su uno yacht.

“Il tutto all’insegna di un messaggio del Bureau Veritas: prendiamoci meno sul serio per essere più efficienti e concreti”.

[/hidepost]

Pubblicato il
22 Dicembre 2021

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio