Visita il sito web
Tempo per la lettura: < 1 minuto

Al TMT di Trieste varato scafo della “Seabourn Pursuit”

TRIESTE – A un anno di distanza dalla prima analoga, eccezionale operazione, le banchine del Trieste Marine Terminal hanno ospitato il varo dello scafo con le sovrastrutture della nave da crociera extralusso “Seabourn Pursuit”. L’operazione è stata la conclusione di una serie di complessi e brillanti trasferimenti che hanno messo in luce la professionalità di tutto l’indotto del Molo VII e dell’area triestina.

La nave è stata infatti trasportata a Trieste dai cantieri Cimar di San Giorgio di Nogaro – dove è stata costruita – a bordo della chiatta Arcalupa, che proprio a marzo dello scorso anno fece le prove di affondamento funzionali al varo dello scafo nello specchio acqueo antistante il Molo VII. 

La complessa operazione è stata portata a termine nei tempi previsti e la “Seabourn Pursuit” è salpata alla volta di Genova per ultimare gli allestimenti, prima di entrare in servizio nel 2023. Il periplo della penisola è stato affidato al rimorchio ma con il comando a bordo.

La speciale chiatta Arcalupa è un prodotto del gruppo Cimolai:

  • misura 127,2 metri di lunghezza
  • 31,5 metri di larghezza ed
  • ha una capacità di carico di 14.000 tonnellate.
Pubblicato il
21 Maggio 2022

Potrebbe interessarti

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio