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Assiterminal e i morti in porto

ROMA – “Due morti sul lavoro nei porti italiani in poche ore sono un peso insopportabile sull’intero mondo del lavoro e sulla portualità italiana”.

Lo scrive Assiterminal ai ministri delle infrastrutture e del lavoro, esprimendo “la propria vicinanza alle famiglie dei due lavoratori a alle OO.SS che rappresentano i lavoratori dei porti italiani e alle rispettive aziende”.

La nota di Assiterminal continua così – “Oltre alle azioni immediate dettate dal dolore e dalla comprensibile rabbia che desta ogni morte sul lavoro, occorre intensificare ancora di più l’azione e gli investimenti sulla formazione e sulla certificazione dei processi aziendali organizzati per prevenire gli incidenti e costruire sistemi che abbiano al centro la sicurezza dei lavoratori nel luogo di lavoro.

A questo proposito siamo stati proprio noi, supportati dalle organizzazioni sindacali, a proporre la norma approvata nell’ultima legge di bilancio che istituisce un fondo per promuovere i sistemi di gestione sulla sicurezza e ulteriori strumenti per la promozione della formazione e della cultura della sicurezza sul lavoro.

Ora serve il decreto attuativo rendere efficace il percorso che abbiamo costruito.

Questi anni, anche attraverso l’azione di aggiornamento e rinnovo del CCNL dei lavoratori dei porti, hanno visto il rafforzamento delle azioni volte ad incrementare la sicurezza nei porti italiani.

Le parti sociali sottoscrittrici il CCNL sono state le prime, nel 2008, a sottoscrivere un protocollo ai sensi del DLGS 81 per disciplinare le misure di prevenzione nei porti italiani.

Sulla base di quel protocollo sono nati in tutte le maggiori portualità italiane altri strumenti frutto della relazione tra le parti sociali con l’obiettivo di sviluppare ulteriormente strumenti per accrescere una cultura della sicurezza condivisa e diffusa.

Queste due morti ci dicono, ci urlano, che tutto ciò non è sufficiente e che non si può diminuire la tensione su questo punto mai, neanche per un attimo.

Assiterminal si mette a disposizione delle istituzioni e dei sindacati – conclude la nota – per aprire un nuovo confronto che verifichi l’efficacia degli strumenti già in campo e ragioni sulla adozione di nuove azioni dedicate alla sicurezza di tutti i lavoratori, anche attraverso, finalmente, l’aggiornamento delle normative specifiche per il nostro settore, in una visione di sistema che continua a mancare.

Pubblicato il
15 Febbraio 2023
Ultima modifica
16 Febbraio 2023 - ora: 11:35

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