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Identità di filiera negli scali italiani

Paolo Potestà

ROMA – Nel recente convegno al Centro congressi dell’hotel Domina Zagarella di Palermo organizzato dall’associazione nazionale Gruppi Ormeggiatori e Barcaioli Porti Italiani (Angopi) sul tema “Infrastrutture marittime: opere e servizi per la sicurezza nei porti”, l’associazione ha evidenziato l’esigenza della salvaguardia della continuità della filiera produttiva nei porti italiani e la necessità che questa identità non sia interrotta.

🗣️ “Una continuità – ha specificato il coordinatore dei lavori del convegno, 👤 Sergio Maria Carbone, professore emerito dell’Università di Genova – che «può essere garantita anche in presenza di erogatori di servizi differenziati ma che siano coordinati e rispettosi di tutte le esigenze presenti nell’esercizio portuale».

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A margine del convegno Angopi ha specificato che «si pone insomma il problema del coordinamento che non può che essere pensato all’interno di una regia nazionale, di una regia affidata ad un ente che abbia caratteri di statualità. Il tema è allora quello di coniugare il mercato con l’intervento e l’interesse pubblico».

Il presidente di Angopi, 👤 Paolo Potestà, si è soffermato anche sulla questione della necessità di adeguare le strutture e infrastrutture portuali alle future necessità e alle sfide del mercato: 🗣️ «l’impressionante dimensione che stanno assumendo i nostri vettori – ha rilevato – rende indispensabile l’adeguamento delle banchine che dovranno avere caratteristiche rispondenti all’innalzamento dei mari. Su questa strada noi ci siamo convintamente, pronti a portare il nostro contributo ai tavoli ministeriali». 

Delle risorse da investire nei porti ha parlato nel suo intervento il presidente di Assoporti, 👤 Rodolfo Giampieri, secondo il quale «il PNRR e i fondi strutturali ci offrono la possibilità di metterci al passo dei tempi».

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Pubblicato il
24 Giugno 2023
Ultima modifica
26 Giugno 2023 - ora: 10:48

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