Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Buquebus e la “linea” scomparsa

LIVORNO – Che fosse roba da lana caprina si era capito subito: perché il collegamento velocissimo (un’ora circa) tra Livorno e Portoferraio proposto all’inizio dell’inverno da Buquebus Italia veniva a mettere in imbarazzo non solo le Autorità Portuali competenti, ma anche a mettere in crisi – concorrenza pericolosa? – chi da anni detiene il quasi monopolio sulle rotte per l’Elba.
Morale: come annunciato qualche giorno fa su queste colonne, Buquebus Italia ha ritirato l’offerta, con una nota in cui ha sottolineato di non aver avuto risposte e garanzie sufficienti  sugli accosti dalle due Authority di Piombino e Livorno.
La risposta congiunta non si è fatta attendere. Praticamente usando le stesse parole, sia Roberto Piccini che Luciano Guerrieri – rispettivamente presidenti di Livorno e Piombino – contestano di aver avuto solo una informativa della possibilità del collegamento in questione, peraltro “mai formalizzata in istanza ufficiale di attivazione della linea e pertanto senza l’avvio di alcun procedimento amministrativo”.
“Nel corso di un incontro convocato da questa Autorità Portuale – scrive Luciano Guerrieri nella sua nota – i rappresentanti di Buquebus Italia hanno chiarito, anche in presenza dell’Autorità Marittima di Portoferraio, che il collegamento sarebbe di fatto ricondotto nell’ambito dell’acquisizione di Toremar, la cui procedura di privatizzazione è attualmente in corso”.
Guerrieri lascia comunque aperta una porta al progetto, sottolineando nella sua nota la propria disponibilità, “fatte salve le rispettive competenze, ad approfondire la questione in un incontro sulle strategie in materia di trasporti, per le quali sarà utile il contributo della Provincia di Livorno in via preventiva e sulla base di un aperto confronto istituzionale”. E poi la stoccata: “E non sulla base di informazioni, quantomeno incomplete, assunte dalla stampa”.
In sostanza: che Buquebus prima tratti con le Authorities portuali e poi avverta il nostro giornale, e non viceversa. Per chi non conosce bene Guerrieri, sembrerebbe quasi un invito all’autocensura. Per chi lo conosce e come noi lo stima,  si tratta di una postilla infelice che forse poteva essere evitata. Perché la stampa, caro presidente, fornisce appunto informazioni. E sta a chi di competenza trasformarle in vantaggi e stimoli utili; o considerarle viceversa semplicemente una fastidiosa ingerenza.

Cosa che certo è lontana dal suo vero pensiero. O no?

Antonio Fulvi

Pubblicato il
8 Febbraio 2010
Ultima modifica
23 Febbraio 2010 - ora: 11:37

Potrebbe interessarti

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio