Quasi completata la demolizione – Sull’area si era parlato che di una nuova stazione crociereLA SPEZIA – E’ visibile ormai ad occhio nudo a tutti i cittadini lo stato di avanzamento dei lavori di demolizione dei silos dell’Ex Italiana Coke su Calata Paita. Un progetto che si inquadra tra le opere di trasformazione del “waterfront” della Spezia e si inserisce tra quelli realizzati direttamente dall’Autorità Portuale. Un tempo si parlava di realizzare in loco la stazione crociere: per adesso ci si tiene sul vago, con varie opzioni.
Ad oggi si stima sia stato demolito circa il 90% della struttura. Entro la prossima settimana non esisterà più traccia dei silos e verranno iniziate le operazioni di smontaggio parziale dell’enorme gru su rotaia. Le altre porzioni verranno successivamente tagliate e trasportate altrove. Il presidente Forcieri: “Andiamo avanti speditamente. Entro l’estate calata Paita sarà liberata e diverrà visibile lo spazio che verrà occupato dalle opere del nuovo waterfront”.
Iniziati i primi di dicembre, i lavori si sono concentrati in una prima fase sullo smontaggio di parti impiantistiche e di attrezzature meccaniche interne ai fabbricati, e successivamente sull’asportazione delle pavimentazioni del piazzale. A gennaio è poi intervenuta l’impresa specializzata in demolizioni civili che ha potuto iniziare la vera e propria distruzione delle strutture in muratura ed in calcestruzzo armato. Particolare cura è stata posta, nel corso delle operazioni, per far sì che la polvere sollevata ed i rumori prodotti a seguito degli interventi, fossero mitigati il più possibile per limitare i disagi. In particolare è stato predisposto un sistema di idranti, alimentati con pompa da 350 litri/minuto, in grado di spruzzare acqua sino a 25 metri da terra, con conseguente abbattimento delle polveri che si generano durante le fasi di sgretolamento delle strutture. Pochi i problemi tecnici intercorsi durante le operazioni e immediatamente risolti dai tecnici dell’Autorità Portuale, coordinati dall’ingegner Davide Vetrala, direttore dei lavori. La settimana scorsa si è verificato un improvviso innalzamento di polveri causato da un problema elettrico che aveva provocato una temporanea interruzione dell’attività di nebulizzazione dell’acqua. A ciò si sono aggiunte avverse condizioni meteo, con vento forte da mare. Le attività sono state immediatamente sospese, in attesa che i problemi elettrici fossero risolti e il meteo tornasse favorevole. Inoltre l’impresa, accogliendo le richieste della direzione lavori, ha utilizzato un sistema di nuova generazione costituito da un “cannone” nebulizzatore DF 7500 Ecologic, quello comunemente utilizzato per la produzione e lo spargimento di neve artificiale, con capacità di gittata superiore ai 30 metri.
Una volta ultimata la demolizione dei silos, si procederà alla rimozione dei detriti e agli scavi necessari all’individuazione delle strutture di fondazione. Verranno poi sistemati i piazzali, realizzate nuove reti di raccolta e smaltimento delle acque meteoriche e rifatto l’asfalto.