TRIESTE – Il Comitato Portuale ha approvato i dati di bilancio presentati dal presidente dell’Autorità Portuale di Trieste, Claudio Boniciolli.
Di seguito i principali risultati: l’esercizio 2009 si chiude con un avanzo di amministrazione pari a 12,509 milioni di Euro; la gestione corrente presenta un avanzo di 12,466 milioni di Euro, più che raddoppiato rispetto al 2008 (+110%): l’utile netto dell’esercizio è pari a 9,563 milioni di Euro più che raddoppiato rispetto al 2008 (+129%), in presenza di un saldo delle poste di natura straordinaria prossimo a zero, ma negativo; nel triennio 2007-2009 il patrimonio netto dell’Ente è passato dai 663 mila Euro del 2006 ai 23,310 milioni di Euro del 2009.
In linea con quanto indicato in sede di redazione del Bilancio di previsione per l’esercizio 2009, l’Autorità Portuale di Trieste ha operato in modo “anticiclico”, anticipando gli investimenti e, in mancanza di risorse finanziarie esterne, ricorrendo in modo massiccio all’utilizzo dell’autofinanziamento (risorse finanziarie dell’ente).
La capacità di autofinanziamento è stata possibile grazie a un profondo processo di revisione organizzativa che ha consentito all’Autorità Portuale di raggiungere, in soli tre anni, importanti traguardi, sia in termini finanziari che in termini economico-gestionali. E’ stato, infatti, messo in atto un processo di revisione critica delle attività che ha portato al riassetto della “struttura di gruppo” dell’Autorità Portuale e attuato la separazione tra compiti autoritativi riservati all’Autorità stessa (legge 84/94) e quelli operativi che la legge vuole affidati a soggetti terzi operanti secondo una logica imprenditoriale, seppur in un contesto di mercato regolamentato.