Questo il traghetto Primrose
LIVORNO – Il traghetto Primrose immatricolato a Cipro ma utilizzato fino a ieri in Nord Europa, acquistato come da Blue Navy e in attesa di completare le pratiche burocratiche, il cambio di bandiera e forse anche di nome, è attualmente a Livorno in attesa di entrare in bacino.
Qualcuno dubita che riesca ad essere pronto per il 22 maggio ma l’armatore Antonio Tortora si sta dando da fare a tutti i livelli. Anche sul nuovo nome è in corso un dibattito: c’è chi vorrebbe intestarlo all’eroe elbano dei mezzi d’assalto, Teseo Tesei, chi più prudentemente all’isola e chiamarlo Elba.
La nave non è certo un modello di modernismo. Costruita 35 anni fa, 118 metri di lunghezza per una portata di 1400 passeggeri e 350 auto, è stata dotata di supporti di galleggiamento laterali per aumentarne la stabilità (come peraltro si è visto anche su altre navi utilizzate nei mari del Nord e poi “calate” in Mediterraneo) e di un curioso “becco” a prua per impedire eventuali ingavonate a celata prodiera aperta. L’armatore assicura che la classe cui la nave risponde è comunque delle più sicure, che la costruzione è a doppio scafo e che ogni riferimento alla nave quasi gemella, la famigerata El Arabja naufragata in una burrasca con gravi perdite nel Mar Rosso, è assolutamente forzato. Una cosa è certa: costruita con criteri richiesti nel Nord Europa, la nave è molto … chiusa, con pochissimi spazi disponibili all’aperto; ma comunque ha un efficiente impianto di aria condizionata. E nelle prove effettuate sia a Portoferraio che a Piombino si è dimostrata manovriera quanto basta.