Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Tangeri Eurogate festeggia il record Maersk

TANGERI – E’ stato un record, e sia Maersk Line sia il terminal Eurogate di Tangeri ne sono andati giustamente orgogliosi: per la prima volta una nave dell’ultima generazione, nella fattispecie la “Ebba Maersk” ha salpato da un terminal, quello tangerino di Eurogate, con ben 15.011 teu a bordo. Non si era mai visto, in particolare in Mediterraneo, un carico del genere. E’ avvenuto a fine maggio con al comando dell’unità Jens-Alf Berwald, il quale ha avuto l’onore di essere iscritto nel libro internazionale dei grandi record.

[hidepost]

Morten H. Engelstoff, chief operating officer di Maersk ha salutato il nuovo record con legittima soddisfazione per la compagnia ed ha voluto estendere i ringraziamenti per le operazioni sia al personale di bordo che a quello del terminal. L’aver frantumato la barriera dei 15 mila Teu è stata una sfida non senza difficoltà. Il record ha richiesto non solo la disponibilità di un porto con fondali adeguati ma anche e specialmente – e qui torniamo alle considerazioni che “La Gazzetta Marittima” ha espresso di recente – di grandi gru capaci di operare fino alla nona fila di containers in coperta. E il terminal Eurogate di Tangeri possiede tutte queste qualità, ha ribadito Carlos Arias, senior director per le operazioni del Sud Europa di Maersk. “Almeno al momento il porto di Tangeri è l’unico nel network europeo delle linee Maersk capace di queste prestazioni. Ed è anche l’unico in grado di poter operare con le prossime generazioni di navi che avranno ancora maggiori dimensioni, pescaggi e più file di containers in coperta.

Anche alla luce di queste considerazioni, e visto che i terminal di transhipment stanno attraversando qualche momento di difficoltà – tanto che c’è chi, come noto, sostiene che siano irrimediabilmente superati a vantaggio dei grandi scali storici, purché si attrezzino – le sottolineature di Maersk hanno il loro peso. Ma il mondo dello shipping sta cambiando rapidamente e non solo per il gigantismo. E non va mai dimenticato, infine, il vecchio ma sempre efficace memento di Gianluigi Aponte: occhio perché le navi hanno l’elica. Come a dire: nella sfida tra i porti e le navi, sono queste che possono andarsene e non i primi…

A.F.

[/hidepost]

Pubblicato il
10 Luglio 2010
Ultima modifica
24 Settembre 2010 - ora: 10:19

Potrebbe interessarti

Avanti adagio, quasi indietro

Potremmo dire, parafrasando Guido Gozzano, che tra gli infiniti problemi che riguardano il nostro mondo attuale, tra guerre e genocidi, ci sono anche le “piccole cose di pessimo gusto”. Tra queste c’è l’incredibile vicenda...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Se Berta ‘un si marìta…

…“E se domani…” diceva un antico refrain musicale. Riprendo le valide considerazioni del nostro direttore sulla sorprendente impasse di alcune nomine presidenziali nelle Autorità di Sistema Portuale soffermandomi su Livorno: Gariglio è stato tra...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Per difendere la pace…

Guerra e pace, più guerra che pace: sembra l’amara, eterna storia dell’uomo. Così, per preservare la pace, sembra proprio che non ci siano che le armi: si vis pacem, para bellum, dicevano nell’antica Roma....

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Sempre più droni sul mare

Se ne parla poco, specie dei più specializzati: come quelli subacquei della Wass di Livorno per Fincantieri, o quelli sempre italiani, costruiti però in Romania dall’ingegner Cappelletti della livornese ex Galeazzi. Però adesso Fincantieri,...

Leggi ancora

Porti teu in overcapacity?

Riforma della riforma portuale: l’articolato Rixi che abbiamo anticipato – che naturalmente deve passare anche dalle Camere – punta dunque a coordinare lo sviluppo degli scali, oggi lasciato eccessivamente alla potenza dei singoli “protettorati”...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora
Quaderni
Archivio