“Sealiv” punta ad offrire anche servizi terminalistici
Una nota della Cilp specifica consistenza e obiettivi della nuova società: diventare il principale porto hub del Mediterraneo per l’automotive

Enzo Raugei
LIVORNO – Come avevamo preannunciato, la CILP (Compagnia Impresa Lavoratori Portuali), l’impresa terminalista della CPL, insieme ad altri tre illustri operatori specialisti della logistica delle auto, ha messo a segno un nuovo importante obiettivo strategico per il traffico delle auto nel porto labronico ed ha costituito la Sealiv (Southern European Auto Logistics Livorno)
La joint venture è formata – come già scrivemmo – oltre che dalla Cilp che detiene il 40% delle quote, dal Gruppo Mercurio per il 26% come per Autotrade & Logistics e dall’8% da Autotrade Giorgio Gragnani.
La Sealiv gestirà lo sbarco delle auto in arrivo, oltre che dal mercato europeo anche dal Far East, su navi transoceaniche ed il loro imbarco su navi più piccole dirette nei porti del Mediterraneo. La sede, operativa dal 1° ottobre, avrà a disposizione circa 200.00 metri quadrati e piazzali nella Darsena Toscana sponda est per le attività di movimentazione e stoccaggio e con un volume di movimentazione auto confermato in quasi 300.000 annue prefiggendosi l’obiettivo di raddoppiare il traffico entro il 2015.
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Non solo attività di imbarco e sbarco ma soprattutto offerta di servizi terminalistici all’avanguardia (nuovi strumenti all’avanguardia per la tracciabilità delle auto e un’ampia gamma di services per l’automotive) sono già frutto della competenza e dell’esperienza che Cilp offre ai suoi Clienti da molti anni e che mette a disposizione dei suoi nuovi partners.
“La politica di alleanze quindi, di salvaguardia di un mercato sempre più stressato dal poco rispetto delle regole e dal dumping tariffario – dice una nota della Cilp – e la lungimiranza dei quattro operatori avranno la finalità di far diventare Livorno il principale porto hub del Mediterraneo nel settore dell’automotive.
La competitività delle tariffe, la qualità di servizi offerti e soprattutto la capacità di attrarre nuovi produttori internazionali saranno le leve principali per raggiungere questo ambizioso traguardo che offrirà al territorio nuove opportunità di lavoro e di sviluppo”.
Sealiv non rappresenta per la CPL solo una new company e quindi una ulteriore opportunità di business ma si colloca all’interno di una più ampia e complessa strategia di rilancio globale della cooperativa che mira a prospettive di crescita e di potenziamento sia per i suoi soci che per tutto il territorio.
“L’idea che perseguiamo – afferma Raugei (presidente CPL) – in un momento di grande staticità economica e di crisi, è quella di non stare fermi ma di stringere nuove alleanze e organizzarci e strutturarci per il dopocrisi”.
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