Piccini replica: prepotenza politica la sua esclusione

Roberto Piccini

LIVORNO – «La decisione del ministro di respingere la terna con il mio nome è un atto palesemente illegittimo». Questo, come già pubblicato dalla stampa quotidiana, il commento del presidente dell’Autorità Portuale, labronica Roberto Piccini, sulla scelta del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, di respingere la terna spedita il 7 novembre scorso.

«Nella lettera che il ministro ha spedito agli enti – ha detto ancora Piccini – si motiva il respingimento con l’opportunità di procedere ad una fantomatica “rotazione degli incarichi”. La motivazione contraddice palesemente l’impostazione della legge 84/94 che concede al presidente uscente la possibilità di una riconferma per dare continuità di operato ad alcune iniziative strategiche di ampio respiro».

Piccini c’è andato giù duro nel commento. «Quello di Matteoli è l’ennesimo atto di prepotenza politica nei confronti delle Autorità Portuali ed è una ingiustizia commessa prima di tutto ai danni della città e del territorio, che hanno espresso candidati di valore ed esperienza.

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