Sulla logistica un “piano” che batte in testa

ROMA – Ancora una tappa, non si sa quanto concludente ma non certo conclusiva, per la faticosa elaborazione del nuovo “Piano nazionale della logistica”, diventato una delle più difficili patate bollenti nelle mani del sottosegretario ai trasporti Bartolomeo Giachino.

Nel silenzio generale dei veri Vip di governo, Giachino prosegue consultazioni, incontri e messe a punto “tecniche” di un documento che per essere allargato alle cento componenti interessate del mondo del trasporto e dei porti, assomiglia per alcuni a un libro dei sogni destinato a rimanere tale.

Come sempre, quando si cerca di conciliare esigenze difficilmente conciliabili (porti e aeroporti, interporti ed autotrasporto, ferrovie e imprese, intermediazioni e servizi vari) si rischia di fare dell’accademia e poco più.

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