La soddisfazione del presidente dell’Authority Dassatti: due decreti dall’Ambiente in soli venti mesi – E tra quattro anni la Darsena di Levante da 1 milione di teu
NAPOLI – Una specie di fatica di Sisifo, ma alla fine la costanza del presidente dell’Authority Luciano Dassatti l’ha spuntata: e il porto di Napoli può avviare uno dei dragaggi più impegnativi e più attesi della sua storia. Si tratta dell’eliminazione dei primi 70 mila metri cubi di fanghi che avevano di fatto bloccato uno degli accosti di Conateco, che dovrebbe dunque tornare operativo nel termine di tre mesi.
Impegno e costanza, si sottolinea all’Authority di Napoli, che l’ha vinta anche sulle avverse condizioni meteo. La prima autorizzazione ottenuta dal ministero dell’Ambiente (“In venti mesi – ha detto Dassatti – abbiamo portato a casa due decreti autorizzativi dei dragaggi che in vent’anni non si era riusciti ad ottenere”) parlava di 130 mila metri cubi di materiale di dragaggio da scaricare nella vasca di colmata di Vigliena, futura piattaforma per il porto turistico di Porto Fiorito; solo che la vasca è stata molto danneggiata da due successive mareggiate ed è in corso di ripristino.
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