Primavera di nomine portuali cinque le Authority nel mirino
Dovranno essere risolti i commissariamenti di Livorno, Civitavecchia, Taranto e Bari e decisa la presidenza di Brindisi – Candidature e gossip nei confronti politici
ROMA – Sarà una primavera piena di scelte per le Autorità Portuali italiane. Perché come abbiamo scritto sabato scorso (“Authority sulla scacchiera”) ci saranno le importanti scadenze in due porti del sud (Taranto e Brindisi) ma anche la conclusione presumibile di tre commissariamenti che hanno fatto tanto parlare, Livorno, Civitavecchia e Bari.
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In più si avvicineranno altre scadenze importanti: e si dice infine che, hic stantibus rebus (ovvero: permanendo questo governo) si apriranno anche altri confronti, compreso quello della presidenza di Assoporti dove Francesco Nerli appare in crescente isolamento. Risolta con la vittoria del centrodestra la partita di Trieste – si veda qui a fianco – tutto il resto è ufficialmente opinabile, anche se ufficiosamente sembra scontato che Livorno e Bari tornino alla sinistra mentre Civitavecchia, Brindisi e Taranto vadano al centrodestra. Da capire però come, quando e con chi. Proviamo a mettere insieme le chiacchiere, le anticipazioni, i messaggi più o meno cifrati.
LIVORNO – Insediato il commissario Giuliano Gallanti (vedi in questo stesso numero), le istituzioni hanno preso atto non senza imbarazzo che il Tar della Toscana ha accolto il ricorso di Piccini contro il “niet” del ministro alla sua riconferma. Anche perché è ormai stato ammesso da tutti – ministro, presidente della Regione, sindaco – che l’impegno a tre sottoscritto dopo il suddetto “niet” del ministro a Piccini è per Gallanti presidente. Che dovrà pertanto essere inserito nella seconda terna chiesta dal ministro, da presentarsi entro il 20 febbraio (ma prima si fa meno dura il commissariamento). Tutto chiaro? Nemmeno per sogno: Piccini medita un secondo ricorso al Tar, ma ha dichiarato di volerlo fare solo se appoggiato dalle istituzioni, che sono anche quelle (Regione e Comune) già impegnate per la presidenza Gallanti. I pragmatici al 100% sostengono che a Piccini sarà offerta una carica in compensazione (forse la “Porto 2000”; ma il socio di minoranza della stessa, la Camera di Commercio, non da affatto il baratto come scontato). E chi proporrà Gallanti nella nuova terna? Dovrebbe essere il Comune di Livorno, ma il sindaco Cosimi – bacchettato per gli accordi su Gallanti senza investirne partito ed altre istituzioni – si è per il momento fermato in stand-by.
BARI – Palmiro Mariani è “blindato” anche per il personale impegno di Vendola, e la sua nomina da parte di Matteoli a commissario sembra una conferma di riconferma. Anche perché, forse apposta, le altre candidature sono assai deboli. Ma il ministro non s’è fidato del (sussurrato) patto con Vendola per averne in campo le presidenze di Brindisi e Taranto, ed ha spostato la data delle decisioni finali in parallelo per i tre porti. Se dunque non ci saranno sorprese, Mariani farà il secondo mandato non appena Vendola darà il suo OK per i presidenti di centrodestra a Taranto e Brindisi.
TARANTO – Commissariato da ormai due anni con l’ammiraglio Salvatore Giuffré (capo della direzione marittima delle Puglie) Taranto potrebbe vedere lo stesso Giuffré trasformarsi in presidente. E lui ovviamente muove le sue pedine. Non tutto il centrodestra locale tuttavia lo considera dalla propria parte, proprio per gli stretti rapporti che ha avuto con Mariani a Bari e con Vendola. Per Taranto si era proposto anche Tommaso Affinita, grande allievo del mitico Tatarella e a suo tempo presidente di Bari e di Assoporti, ma la sua candidatura è stata segata.
BRINDISI – Pino Giurgola non ce le farà ad essere riconfermato e la stampa locale, che aveva inizialmente prospettato una presidenza Affinita, adesso sembra invece più orientata sul livornese Federico Barbera, presidente di Assimprese e Fise/Uniport, storico direttore del terminal della Calata Orlando a Livorno (maggioranza Cilp) dove si scaricano i rinfusi. Da notare che a Brindisi le “terne” non sono ancora state fatte malgrado la richiesta del ministro risalga a due mesi fa. Barbera sarebbe il candidato delle istituzioni territoriali (Comune e Provincia) ma sul suo nome potrebbe convergere anche la Camera di Commercio, dove gli operatori si sono espressi genericamente per un esperto fuori dai giochi politici. E Barbera decisamente lo è. Anche Affinita comunque ha i suoi sponsor: ma saranno solo le “terne” ormai di prossima emanazione a far capire chi è in “pole” per l’Authority.
CIVITAVECCHIA – Commissariata a metà novembre con la nomina (convalidata dallo stesso Tar del Lazio) del comandante del porto fedele Nitrella, l’Authority di Fabio Ciani aspetta anch’essa un presidente. Ciani ha perso la carica per il noto infortunio con le assunzioni e per alcuni problemi sul demanio che hanno fatto bollare dal sindaco di Civitavecchia Gianni Moscherini (predecessore di Ciani alla stessa Authority) il periodo come “mala gestione cianesca”.
Anche a Civitavecchia si attendono le “terne” e i giochi sono in mano in particolare del centrodestra. C’è chi rivorrebbe all’Authority lo stesso Gianni Moscherini e chi invece punta su un livornese, l’avvocato marittimista Luciano Canepa, attuale presidente dell’Authority di Ancona dove ha fatto molto bene, ma che Canepa probabilmente preferirebbe sostituire con Civitavecchia per motivi logistici (più vicina a Livorno dove continua ad esercitare l’attività di legale). In movimento anche l’ammiraglio di squadra della riserva Ferdinando Lolli, già comandante per quattro mesi delle Capitanerie, che era stato dato come probabile commissario sia a Bari che nella stessa Civitavecchia.
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