Tempo per la lettura: 3 minuti

Porti liguri a Stoccarda per l’export

I delegati italiani all'incontro di Stoccarda.

STOCCARDA – I porti liguri si sono presentati a Stoccarda, nella sala dell’Haus der Wirtschaft, ai maggiori operatori del Baden-Württemberg, cuore economico della Germania, uno dei 16 stati federati, terzo per contributo al prodotto interno lordo, insieme a Lombardia, Catalogna e Rhône-Alpes uno dei cosiddetti “quattro motori dell’Europa”. I porti Liguri erano rappresentati dal presidente di Ligurian Ports e dell’Autorità Portuale della Spezia, Lorenzo Forcieri; dal presidente dell’Autorità Portuale di Savona, Cristoforo Canavese e da Pietro Dante Oddone, dirigente del servizio promozione e marketing dell’Autorità Portuale di Genova.

[hidepost]

Sia Richard Drautz, vice ministro dell’Economia dello stato tedesco, sia Holger Bach, rappresentante di KLOK l’associazione di cooperazione logistica che funge da collegamento tra le istituzioni e gli operatori del settore della logistica per sviluppare  progetti relativi allo sviluppo del trasporto intermodale, hanno confermato gli intenti già manifestati durante la visita della delegazione tedesca ai porti liguri, avvenuta nel novembre scorso. Gli operatori della logistica e rappresentanti istituzionali provenienti dal Baden-Württemberg, guidata da Alessandro Marino, segretario generale della Camera di Commercio di Monaco di Baviera, intervenuto al convegno di Stoccarda, avevano già apertamente dichiarato lo scopo della missione nei tre porti liguri: individuare per le loro merci porti alternativi a quelli del nord Europa, in modo da raggiungere più facilmente i mercati del Far East e del Nord Africa, risparmiando tempo, denaro e riducendo fortemente le emissioni di CO2.

Posizione oggi rafforzata dall’intervento del rappresentante del governo che ha sottolineato come i tedeschi del Baden-Württemberg abbiano individuato nei porti liguri  l’efficienza e le infrastrutture necessarie per veicolare le loro esportazioni, per le quali è previsto un aumento del 70%. “Vogliamo ampliare le vie di trasporto verso il sud. Metà dei nostri prodotti industriali vanno all’estero e quindi abbiamo bisogno di vie efficienti. Oggi usiamo soprattutto i porti del Nord Europa, con l’aumento delle esportazioni abbiamo bisogno di altre infrastrutture: strade, binari e fiumi non si possono aumentare all’infinito, quindi è necessario e strategico potenziare la logistica. Cerchiamo un dialogo con i porti liguri, che sappiamo essere di alta qualità. Anzi, ci chiediamo perché non lo abbiamo fatto prima. I vantaggi sono evidenti, sia dal punto di vista dei costi, sia da quello della diminuzione dell’inquinamento. Insomma, scopriamo nuove strade, come fece Colombo, non a caso ligure”.

Forcieri, presidente Ligurian Ports: “Oggi abbiamo capito che la volontà del Baden-Württemberg di privilegiare i porti liguri è concreta. Lo dimostrano l’interesse degli ottanta intervenuti e le dichiarazioni del vice ministro tedesco. Non vogliamo costituire un’alternativa ai porti del Nord Europa, ma offrire una vantaggiosa opportunità. I porti liguri sono tra i più competitivi porti sia del Mediterraneo, che del Nord Europa. Abbiamo dato avvio ad un work in progress. Ora bisogna creare sinergie per sviluppare le infrastrutture ed abbattere i costi”.

Cristoforo Canavese, presidente AP Savona: “La nostra idea di sistema ferroviario porto-retroporti è stata molto apprezzata e condivisa e questo ci porta a puntare ulteriormente su questo settore, fondamentale per lo sviluppo del nostro porto e dei suoi traffici. Noi abbiamo scelto di fare alcune cose in autonomia e di sfruttare le due linee di valico, quella di San Giuseppe di Cairo e quella verso Cuneo non modernissime ma sufficienti a garantire il veloce inoltro delle merci verso i retroporti”.

Oddone, AP Genova: queste iniziative sono assolutamente importanti e vanno nella direzione che da sempre perseguiamo: quella di recuperare quote di mercato in regioni che vanno oltre il Nord Italia. Naturalmente le Autorità Portuali auspicherebbero da parte degli operatori italiani locali una maggiore proattività”.

Tra i partecipanti al convegno anche Fabio Consolo di Trenitalia Cargo ed Erasmo Simoncelli, del gruppo HUPAC di Basilea.

[/hidepost]

Pubblicato il
26 Marzo 2011

Potrebbe interessarti

Antonio Fulvi

La quiete dopo la tempesta

Qualcuno se lo sta chiedendo: dopo la tempestosa tempesta scatenata a Livorno dall’utilizzo del Tdt per le auto di Grimaldi, da qualche tempo tutto tace: sul terminal sbarcano migliaia di auto, la joint-venture tra...

Leggi ancora

Se rullano tamburi di guerra

Facciamo così: se avete voglia di ripassare con me un po’ di pillole di storia, che possono insegnarci qualcosa sull’attuale preoccupante rullo di tamburi di guerra, provo a pescare nella memoria.   Le spese per rinforzare...

Leggi ancora