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Lo yachting russo punta sull’Italia

Oltre mille grandi barche cercano ormeggio sulle coste della penisola – Le previsioni

Roberto Perocchio

MOSCA – Dal 19º Moscow International Boat Show le previsioni per l’incoming del turismo nautico sulle coste italiane premiano il network presentato a Mosca da Assomarinas. Nel corso della press conference organizzata da Assomarinas in collaborazione con il Russian Yacht Club, sodalizio che associa oltre 1.500 diportisti, l’agreement sottoscritto lo scorso anno tra il presidente dell’Associazione Italiana Porti Turistici (Assomarinas) Roberto Perocchio e quello dello YCM Sergey Moisejev, ha determinato l’annuncio dell’atteso tour italiano tracciando una rotta che nel mese di agosto sarà percorsa dagli equipaggi russi dai porti della Puglia ai porti friulani mentre per il 2012 è già in programma la navigazione del network portuale turistico della Sicilia fino ai porti del Tirreno.

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A presentare le novità della portualità turistica italiana, oltre al presidente dell’Associazione Perocchio, sono stati gli interventi della marketing manager di Marina di Ragusa Enza Di Raimondo e di Flavio Sardellitti, storico operatore nautico laziale con base a Porto Badino, che ha illustrato ad una folta platea di operatori e giornalisti il futuro sistema di service nautico imperniato anche sui porti di Sperlonga e di Nettuno.

In uno scenario opacizzato dalla persistente crisi economica che ha dimezzato spazi ed espositori di questa 19ª edizione del MIBS, ha comunque brillato la consistente domanda di ormeggi stanziali per imbarcazioni di proprietà privilegiando, a dispetto della spesa, le mete culturali, l’enogastronomia e la qualità della vita del nostro Paese insieme all’opportunità, rispetto ad altre mete mediterranee, di trovare finalmente dei marina full service.

“Già da quest’anno – ha dichiarato il presidente di Assomarinas – potremmo portarci a casa almeno un migliaio delle 5.000 imbarcazioni russe oggi alla fonda nei porti di Turchia, Croazia e Montenegro, con la possibilità di generare una spesa nautica complessiva di circa 10 milioni di euro. Flussi economici che potrebbero rappresentare solo l’inizio di una nuova belle-epoque dei rapporti turistici italo-russi con un altissimo livello di fidelizzazione. Situazione che ci riporterebbe ai mitici anni del primo ‘900 quando la nobiltà della Russia imperiale svernava in Italia costruendo perfino le proprie chiese ortodosse”.

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Pubblicato il
27 Aprile 2011

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