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Montenegro da Assoporti: ingenui?

Francesco Nerli

ROMA – Certo se ne parlerà negli anni a venire, dello storico incontro tenuto a Roma in Assoporti tra il suo presidente Francesco Nerli e il ministro dei Trasporti del Montenegro Andrija Lompar. Chiariamo subito: nessuno vuol fare dell’ironia sul piccolo paese adriatico, che tra l’altro ha storici ed amichevoli rapporti con il nostro. Piuttosto qualcuno ha voluto sottolineare, sottovoce ma nemmeno troppo, che il presidente Nerli non è proprio nella posizione migliore – contestato come si trova dall’interno della stessa Assoporti, e del tutto “sbianchettato” dal ministro dei Trasporti italiano – per garantire qualcosa di concreto ai montenegrini.

Con Nerli hanno ricevuto il ministro Lompar e il suo direttore generale Vaselin Grbovic due presidenti di Autorità Portuali: Giovanni Grimaldi di Gioia Tauro – il cui porto sta attraversando una pesante crisi alla ricerca di nuove identità – e quello di Bari Franco Mariani, anch’egli iscritto sul libro nero del ministro Matteoli (che peraltro l’ha riconfermato di recente, in base agli accordi politici tipo manuale Cencelli).

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C’era anche Nicola Del Nobile, segretario generale dell’Authority di Brindisi, forse il più diretto interessato al tema.

I montenegrini queste vicende di casa nostra però non le sanno, e sono venuti a chiedere un supporto dell’Italia e di Assoporti sullo sviluppo dei corridoi europei delle reti Ten-T che interessano il porto di Bar. Chiedono anche uno sviluppo dei traffici containers tra Bar e il porto di transhipment di Gioia Tauro: che tra l’altro, sia detto sottovoce, sta cercando invece di ricollocarsi su altre specializzazioni, in particolare sui traffici locali, come di recente riferito su queste stesse colonne.

Comunque sia, lunga vita al Montenegro, a Bar e ai suoi democratici rappresentanti. Sperando che presto anche le vicende interne di Assoporti si chiariscano per il bene comune.

A.F.

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Pubblicato il
29 Giugno 2011

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