Guerrieri chiosa da Piombino sull’Antitrust
PIOMBINO – Moby sta per sciogliere la riserva anche sull’acquisizione di Toremar. Pur con tutta la prudenza necessaria sulla vicenda, Vincenzo Onorato difficilmente si farà scappare l’occasione, a lungo perseguita, di diventare uno dei principali riferimenti dei traghetti nel Mediterraneo.
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E sulla decisione dell’Antitrust, va registrato anche un intervento di Luciano Guerrieri, presidente dell’Autorità Portuale di Piombino, che con il supporto giuridico del segretario generale Paola Mancuso si è calato nell’interpretazione della stessa decisione Antitrust, anche con valutazioni che non rimarranno probabilmente platoniche nella ridistribuzione degli “slots” tra Piombino e Portoferraio.
“Pur con la prudenza e la cautela resa necessaria dalla difficoltà della materia – ha scritto Guerrieri – ci pare di poter affermare che il provvedimento dell’Agcm individua nel mercato il parametro principale di riferimento mettendo in subordine la socialità dei servizi. Se ciò risponde al fine istituzionale di quell’Autorità per parte nostra vogliamo fornire alcuni elementi di riflessione con l’intento di aprire un confronto con il territorio all’esito del quale ci riserviamo di assumere atti o iniziative. Molti aspetti del provvedimento – dice ancora Guerrieri – trovano riscontro in passaggi procedurali con i quali l’Ap ha contribuito a delineare molti assetti sempre rispondenti agli interessi del territorio mitigati peraltro nell’azione dell’ente dalla consapevolezza del valore di servizio che i collegamenti marittimi rivestono per la comunità elbana”.
“Interpretando il suo ruolo istituzionale – scrive Guerrieri – l’Agcm sembra invece privilegiare la sostenibilità economica riassunta nella “posizione minima efficiente” mentre problematiche importanti come quella della continuità territoriale, intesa in tutti i suoi aspetti, potrebbero rimanere affidati esclusivamente agli oneri di servizio pubblico. In quest’ottica ci pare di intravedere una “spinta” verso una forte stagionalizzazione (estiva) dei servizi che ne rende incerto il mantenimento degli attuali livelli”.
“Ci preme precisare – sottolinea Guerrieri – che in passato l’Ap non ha mai obbligato nessuno a effettuare i servizi per tutto l’anno, ma ha adottato criteri di comparazione che a parità di condizioni determinavano una chiara e trasparente preferenza verso quest’ultimi rispetto a servizi stagionali. Francamente ci pare che questo criterio riferito all’utilizzazione di spazi e strutture pubbliche in funzione di un servizio ai cittadini e ai territori debba continuare a considerarsi un valore”.
“L’Agcm ha inoltre indicato con chiarezza – continua Guerrieri – la quota di slot da riservare al/ai concorrente/i di Moby-Toremar (14 slot) ma ha disposto una procedura di rilascio e di ri-attribuzione che si svolgerà tutta nell’ambito di rapporti tra privati, più precisamente dentro complessi meccanismi di convenienza reciproca e di mercato che prevedono anche scambi degli stessi slot. Anche tale procedura non può essere effettuata senza le necessarie e preventive valutazioni sulla sicurezza e sull’ordinato svolgimento delle operazioni portuali che competono nei diversi ambiti all’Autorità Portuale e anche all’Autorità marittima.
“In questo quadro il provvedimento, salvo la suddetta fase di ri-attribuzione degli slot rilasciati (fino a 6) – conclude Guerrieri – lascia intatta la normativa dell’Autorità Portuale, e arriva a prevedere criteri di “storicità” anche più spinti di quelli della stessa Ap rafforzando inoltre gli elementi di contatto con la disciplina aeroportuale da noi presa a riferimento con i necessari adattamenti per la nostra regolamentazione. Vedremo quindi quali saranno le reali conseguenze di queste decisioni non senza ricercare il confronto con tutti gli attori del territorio né trascurare di verificare gli eventuali riflessi negativi sull’occupazione, e non rinunciando a svolgere, come ci compete, un ruolo di coordinamento e di regolazione di tutte le attività che si svolgono in porto”.
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