Potranno essere imbarcati sulle navi mercantili che transitano in zone di mare soggette ad attacchi – Adesso si attendono i decreti attuativi
ROMA – Si potrebbe quasi dire, parafrasando un vecchio motto d’ironia marinaresca: avanti adagio, quasi indietro. Mentre si moltiplicano gli episodi di pirateria non solo nel corno d’Africa ma anche lungo le coste del golfo di Guinea, il parlamento italiano se la sta prendendo comoda con le misure da tempo sollecitate, in particolare per l’imbarco di scorte armate sulle nostre navi che transitano nelle aree marine a rischio.
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