Dal mega-dinner Assagenti di Genova parte l’idea di una Fiera dello Shipping
Oltre 2500 partecipanti per 39 paesi presenti al meeting – Dal presidente Cerruti l’ipotesi di un salone dedicato – I problemi della chiusura dell’ICE e della mancanza di investimenti pubblici sui porti

Nella foto (Guido Boscariol): Giovanni Cerruti ed Alberto Banchero.
GENOVA – La presenza dell’élite dello shipping internazionale all’undicesima edizione del Dinner Assagenti ha confermato l’inarrestabile aumento di consenso per questa manifestazione a dispetto dei momenti attuali, non proprio felici, dell’economia in generale ed in particolare di quella marittima. Una voglia di esserci con ottimismo e dinamicità palpabile in oltre 2500 partecipanti provenienti da tutt’Italia e da ben 39 paesi esteri che, in rappresentanza di millecento aziende, grazie all’impegno dell’associazione genovese, si sono potuti incontrare in un’ambientazione piacevole e raffinata all’interno del padiglione Jean Neauvel e sulla sua terrazza affacciata sul molo della Fiera del Mare.
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Abbiamo chiesto al presidente dell’associazione Giovanni Cerruti di parlarci degli obiettivi che muovono questa manifestazione: “L’appuntamento biennale, giunto alla sua undicesima edizione, sta diventando sempre più importante – ha detto Cerruti – sia per gli agenti marittimi che per i brokers; esso ci consente di allargare i nostri contatti e di mantenere le pubbliche relazioni con i nostri clienti. Sempre più operatori vogliono partecipare e quest’anno abbiamo addirittura dovuto dire dei no, nostro malgrado, per contenere i numeri degli operatori invitati dai nostri associati”.

Nella foto (Guido Boscariol): un momento del dinner di Assagenti.
Questa iniziativa in Italia non ha eguali nel settore: nata nel 1993 con la partecipazione di 400 operatori è giunta oggi ai numeri attuali e chiede ancora maggiore respiro per il futuro; è partendo da qui, secondo Cerruti, che si può ipotizzare la realizzazione di una vera e propria Fiera dello Shipping: “L’idea nasce dal nostro Gruppo Giovani, già ideatore del Dinner, e dovrà essere ben valutata poichè per la sua realizzazione – ha sottolineato il presidente – occorre un grandissimo impegno da parte nostra, della città e dell’ente Fiera. Ne studieremo quindi accuratamente la fattibilità nei prossimi due anni perché non vogliamo fallire. Un’idea potrebbe comunque essere quella di far culminare la chiusura della Fiera dello Shipping con la serata di Gala all’interno di questo padiglione”.
Significativi i giudizi del presidente Giovanni Cerruti sul momento attuale del settore. A proposito della chiusura dell’ICE ha detto: “Per la nostra categoria la chiusura dell’istituto sarà un problema e noi, come Assagenti, ci stiamo organizzando per cercare di far fronte alle difficoltà che si verranno a creare. Abbiamo già avuto incontri con il presidente della Port Authority Luigi Merlo e certamente dovremo fare molta più attività di pubbliche relazioni all’estero per promuovere i nostri prodotti ma siamo in ogni modo determinati a trovare soluzioni vincenti”. Sollecitato sulla ricaduta dell’attuale manovra finanziaria e in particolare dell’attenzione che viene posta allo sviluppo del traffico su rotaia, l’amara riflessione: “La manovra ci conferma che non ci sono sufficienti fondi da investire in questo settore; certo il momento è difficile ma evidentemente si preferisce continuare ad investire in altri comparti. Io continuo a ritenere che l’attività marittima, i porti e le infrastrutture possano essere l’ancora di salvezza per il nostro futuro, devono però capirlo anche i nostri governanti. I finanziamenti privati che possono provenire da consorzi di banche ed istituti di credito possono solo parzialmente contribuire alla realizzazione di queste opere strutturali che, dati i grandi numeri in gioco, in tutti i paesi del mondo sono finanziati dai governi degli Stati”.
Anche da parte di Franco Zuccarino, AD della Agenzia Le Navi di Genova , viene un commento positivo sulla manifestazione che mette in luce la città di Genova in un momento di crisi generale ed in attesa di quel Terzo Valico che può rappresentare la miglioria strutturale decisiva per la ripresa del traffico locale.
Tra gli altri il commento di Paolo Ronza – manager della Delta di Livorno, società facente parte del Gruppo Gastaldi (Cerruti presidente) – che al di là del compiacimento per la riuscita dell’evento ha posto attenzione sulla situazione dei traffici sullo scalo labronico. Dalle sue parole il dispiacere di non veder aumentare, nonostante la predisposizione manifestata dalle compagnie loro rappresentate, la percentuale di traffico su Livorno, attualmente al 30% del potenziale, a causa delle note problematiche (principalmente la mancanza dei fondali adeguati).

Nella foto: (da sinistra) Massimo Moscatelli segretario generale Assagenti, Maria Gloria Giani e l'ammiraglio Raimondo Pollastrini.
Verso metà serata Alberto Banchero, presidente del gruppo giovani Assagenti, ci ha detto soddisfatto: “Un così alto numero di partecipanti mi creava comunque preoccupazione per la dimensione dello spazio ma adesso posso dire che la riuscita è sicuramente ottima e che le persone presenti hanno già percepito quello che potrebbe essere l’andamento del mercato futuro nel nostro settore perché l’unione di tutte queste nazionalità (oltre ai tanti paesi europei sono presenti Cina, Giappone, America Africa etc – ndr) danno la possibilità di scambi di opinioni importanti. La crisi iniziata nel 2009 ha colpito lo shipping in modo pesante dal 2010 e pertanto ci siamo domandati se fosse il caso di ripetere questa manifestazione – ha continuato Banchero – ma dalle indagini fatte ci siamo resi conto conto che, al contrario, la voglia di partecipare aumentava e tutto ciò perché c’è grande esigenza di rimettere in moto il meccanismo e capire dove c’è spazio per andare a trovare la chiave per aprire quella porta che attualmente è chiusa nel mercato dello shipping”.
Il Gruppo Giovani Assagenti è composto da una sessantina di associati molto affiatati, nasce negli anni ’90 per volontà dei seniors di creare una fucina di nuove idee ed iniziative e Banchero crede che la realizzazione di una Fiera dello Shipping potrebbe essere la prossima valida impresa a cui dedicarsi. “Ad oggi siamo abituati ad interessarci della nave per i servizi che le vengono rivolti. Se viceversa facciamo riferimento a tutte le professionalità che essa coinvolge possiamo immaginare un numero di partecipanti come minimo quadruplicato”. E se nella dimensione attuale si stima una ricaduta sull’economia cittadina di circa due milioni di euro si può bene immaginare quale maggiore dimensione economica di utilità alla città potrebbe significare una manifestazione così ampliata nei giorni e nel numero dei partecipanti.
Lo spettacolo pirotecnico a conclusione di serata – che ha visto inoltre la partecipazione del sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti Bartolomeo Giachino – è stata la piacevole, e beneaugurante per il futuro, cornice dell’evento.
Cinzia Garofoli
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