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Binari al TDT, nuovi accordi

Firmati alla Regione con RFI, ma i tempi sono strettissimi e il collegamento cambia: dall’asse Roma-Firenze-Bologna-Brennero al Roma-Genova tramite Pisa

Giuliano Gallanti

FIRENZE – E’ stato, per decenni, un miraggio inutilmente sognato. Adesso il passo avanti realisticamente c’è, anche se dei protocolli se ne firmano a centinaia e non tutti poi hanno il seguito sperato. Comunque, almeno sulla carta è fatta: il presidente della Regione Enrico Rossi, l’amministratore delegato di RFI (Rete Ferroviaria Italiana) Michele M. Elia, il presidente della Provincia di Livorno Giorgio Kutufà, l’assessore comunale livornese Bruno Picchi e il presidente dell’Autorità Portuale Giuliano Gallanti, hanno firmato l’impegno per un collegamento ferroviario finalmente diretto tra la Darsena Toscana e la rete ferroviaria Roma-Pisa-Genova che scavalchi il vetusto nodo del Calambrone, fino ad oggi pesante “rottura di carico” per tutte le merci (containers in particolare) da e per il porto. Ci sono, per la concretezza, 40 milioni di euro disponibili, di cui 33 della Regione.

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Siamo, come detto sopra, al protocollo, cioè a un atto che indica le volontà. Dovranno seguire, e a ritmo travolgente per non perdere i finanziamenti (che sono in gran parte europei) una “convenzione attuativa” entro la prossima settimana (termine ultimo il 15 dicembre) per correre poi sui progetti tecnici e la lunga serie di passaggi burocratici necessari a dare il via vero ai lavori. Ci sono due “cancelli” da rispettare: a marzo 2012 ci sarà una prima verifica dello stato dei lavori. I quali dovranno essere completati entro il 2015. Se non ci sarà il rispetto dei tempi rischia di saltare tutto.

Nell’incontro a Firenze sono stati specificati sia gli impegni finanziari (i 33 milioni della Regione fanno parte del Programma Operativo Regionale mentre RFI ci mette 7 milioni del programma firmato con il ministero delle Infrastrutture).

Grande soddisfazione è stata espressa ovviamente da tutti; in particolare da Gallanti che si è dato molto da fare con la Regione e con RFI, e che aveva già avuto una promessa da parte di Rossi all’inaugurazione di “Livorno Reefer”. La vera preoccupazione adesso è sul rispetto dei tempi; perché del collegamento ferroviario tra la Darsena Toscana e la rete ferroviaria nazionale si parla almeno da 20 anni. E infatti è stato correttamente ricordato che l’accordo aggiorna un precedente “protocollo” del novembre 2008 firma con l’allora assessore regionale Riccardo Conti, e rimasto poi nel Limbo delle cose da fare ma non fatte. Tra l’altro Conti aveva prospettato la soluzione di collegare il porto con il nodo di Firenze per immettere le merci sulla tratta Roma-Firenze-Bologna-Brennero, certamente più appetibile della Roma-Genova. Bisognerà capire se il programma Conti è stato totalmente cancellato o se siamo solo a un primo, più modesto “step”.

Nel nuovo protocollo con la Regione si è definito anche un crono-progetto per opere accessorie, compreso il (problematico) consolidamento della vasca di colmata da parte della Port Authority, necessario per poter allargare il parco-binari della Darsena Toscana. E sarà anche questo – dicono alcuni esperti del ramo – un problema non da poco, perché consolidare un pantano ancora oggi poco più consistente delle sabbie mobili richiederà impegno, finanze e forse anche fantasia.

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Pubblicato il
7 Dicembre 2011

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