GIOIA TAURO – L’europarlamentare Pino Arlacchi ha fatto visita al porto di Gioia Tauro insieme al presidente dell’Interporto di Bari Davide De Gennaro. Nella sede dell’Autorità Portuale si è tenuto un incontro istituzionale per discutere del porto e delle sue potenzialità nel circuito dei traffici internazionali. Sono state illustrate le dotazioni infrastrutturali dello scalo che lo rendono tra i più completi del Mediterraneo. Dall’incontro è emerso il particolare interesse del presidente dell’Interporto di Bari alla creazione di una joint venture con Gioia Tauro. L’obiettivo è quello di creare una via di trasporto intermodale eccellente che possa trasferire i container dalla Calabria al Nord Italia e al Sud Europa, passando da Bari, e viceversa. La riunione tenutasi all’Autorità Portuale è poi proseguita a Bruxelles, coordinata da Arlacchi, dove hanno partecipato il presidente dell’Autorità Portuale di Gioia Tauro Giovanni Grimaldi e la vicepresidente della Regione Calabria Antonella Stasi. “Il porto di Gioia Tauro – ha detto l’onorevole Arlacchi – è un’importante risorsa su cui fare leva per lo sviluppo del Mezzogiorno.
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Tutte le reti di comunicazione nazionali sono collegati tra di loro, solo la rete fluviale e marittima italiana è ancora da collegare con la rete vasta delle idrovie interne (100.000 km nell’Europa fino all’Urale!). Aumenterà le prospettive negli Stati adiacenti all’Adriatico ed integrerà meglio il Mediterraneo al continente europeo.
Il progetto è pubblicato sul sito http://www.tirol-adria.com.
A parziale giustificazione dello stato (disastroso) delle idrovie italiane, c’è l’orografia: non abbiamo grandi fiumi navigabili commercialmente oltre il Po (peraltro male utilizzato) e la catena delle Alpi ci isola dai grandi fiumi e canali europei.