LIVORNO – Hanno chiesto loro, a cominciare dal comandante della “Montecristo” Diego Scussat, di non essere chiamati eroi. L’hanno chiesto nella serata del Propeller Club dedicata alla loro (breve) prigionia dei pirati sulla Montecristo al largo della Somalia. “Perché non c’è eroismo nel cercare di salvare la pelle, salvarci da quella che sapevamo sarebbe stata una lunga e dura prigionia, salvare la nave – ha detto Scussat – e poi abbiamo messo in atto l’addestramento, quasi in modo automatico. Ed è questo che ha contato”.
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Argomento sulla pirateria è sempre di grande attualità per i numerosi episodi che ogni giorno si registrano nel mondo.