Liberalizzazioni si, ma asettiche e sotto controllo – Per l’intermodalità e le autostrade del mare, copiare il modello Canada – Un piano nazionale della logistica che dimentichi le istanze politiche e sviluppi i temi tecnici
Presidente Mearelli, lei subentra a Nereo Marcucci in un momento estremamente delicato per la logistica italiana e a più larga scala europea. Che cosa si attende e che cosa spera di poter ottenere il suo settore dal governo in carica e dal ministro Passera in particolare?
“L’amico presidente Marcucci non ha avuto vita facile a confrontarsi con un governo che aveva poche idee sul settore, preso com’era in tutta attenzione al comparto del trasporto su gomma. A differenza dei governi politici, oggi il ministro Passera ed i suoi colleghi hanno una grande opportunità che debbono cogliere, non debbono rispondere ad elettorati, e, quindi, sono più liberi di agire in coerenza strategica di sistema.
In ambito più strettamente portuale, sembra ormai non più prioritaria l’approvazione della riforma della legge 84/94: o almeno non figura tra i provvedimenti che stanno a cuore al governo. L’Assologistica è d’accordo su questa scelta?
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