ROMA – Se non ci hanno messo lo zampino le bufere di neve dei giorni scorsi, ieri dovrebbe esserci stato l’incontro – più volte rinviato – tra il direttivo di Assoporti e i “secessionisti”. Ovvero il loro portavoce: perché pare che all’invito di Francesco Nerli a vedersi e discutere dei punti di contrasto – quelli che hanno generato la “secessione”- gli otto porti che si sono tirati fuori dall’associazione hanno deciso di inviare un loro unico rappresentante. Che dovrà solo ascoltare quanto detto da Nerli e riferire. Poi un successivo “verticino” tra gli otto deciderà che cosa fare.
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