Dal gruppo “Quarta Fase” del PD livornese, costituito in maggioranza da ex DC e “margheritini” riceviamo.
LIVORNO – Ricostruito come porto di appoggio per le navi USA nel dopoguerra, cresciuto e trasformatosi in porto per rinfuse e derrate, esplodeva e si affermava negli anni novanta come uno dei più importanti porti containers del Mediterraneo, arrivando persino ad insidiare la leadership di Genova e Marsiglia.
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Quello che leggo in quest’articolo, conferma ancora una volta, la cattiva politica di questi ultimi decenni: vuoi per sbagli o per incapacità a governare l’assetto territoriale cittadino,provinciale
e regionale. Stiamo riscontrando che la chiusura delle più importanti strutture industriali cittadine, sposando la politica del turismo (che ancora latita)non da i benefici sperati, oltre che affossare le residue speranze di quell’illusione per la città. Naturalmente non creando nuovi posti di lavoro prende corpo la barbarie di lotte operaie per un posto! A discapito che altre strutture non vengano falcidiate: vedi Porto e Stanic senza contare che anche nei servizi non tira aria buona.Purtroppo indietro non si torna, allora occorrono buone idee con una buona e sana politica per salvare la ns. città dalla precarietà e dall’insufficienza.
Oggi più che mai va di moda i commissariamenti ma anche questi dove porteranno?.