Assologistica: porti fermi da maggio

Carlo Mearelli

MILANO – Come un anno fa, è nuovamente reale e concreta la possibilità – dice Assologistica – che dal 16 maggio prossimo si blocchino le attività nei porti italiani, che subiranno un grave rallentamento delle operazioni di carico e scarico risultando meno competitive, più costose e meno sicure rispetto a quelle dei porti europei, dopo e nonostante i pesanti costi che le imprese terminaliste dovranno sostenere di riorganizzazione strutturale per l’omogeneizzazione ai parametri delle attività terrestri, in un quadro di recessione economica che sta già colpendo duramente l’industria portuale italiana.

Infatti, malgrado la proroga di un altro anno avvenuta nel 2011 per i tempi di armonizzazione tra le disposizioni generali in materia di sicurezza sul lavoro (D.Lgs. 81/2008) e il D.Lgs. 272/99 sulla sicurezza e salute dei lavoratori nell’ambito delle operazioni e servizi portuali, ancora nulla è stato fatto – sottolinea ancora Assologistica – e si rischia che, allo scadere della data di proroga, il settore entri nell’alveo della applicazione in via esclusiva del solo D.Lgs. 81/200.


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