Toremar, “fuel” alle stelle

Luca Ceccobao
FIRENZE – Il fiammifero acceso a questo punto è in mano all’assessore regionale ai trasporti della Toscana, Luca Ceccobao. Che nei giorni scorsi all’Elba ha dovuto anche affrontare gli isolani che l’affrontavano a loro volta a muso duro.
Perché già dalle prossime vacanze pasquali (la Pasqua quest’anno cade domenica 8 aprile) le compagnie dei traghetti, Toremar compresa, dovranno fare il conto sui pesantissimi aumenti del costo del carburante: e stanno studiando come rifletterne almeno una parte sulle tariffe e sui biglietti.
Per quanto riguarda Toremar, i margini entro cui la compagnia recentemente privatizzata può muoversi sembrano stretti. L’impegno infatti è di mantenere le tariffe salvo autorizzazione della Regione, che a sua volta si è impegnata con gli isolani a tener duro.
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Ma ci sono le cifre a dimostrare che la faccenda è difficile. Nella relazione che sarebbe stata presentata a Ceccobao si afferma che nel 2009 le 11 mila tonnellate di “fuel” che la compagnia consuma annualmente costavano 4,5 milioni di euro; e le stesse 11 mila tonnellate oggi costano 8,7 milioni, con un incremento vicino al 100%. Tenere i biglietti fermi al 2009 sembra dunque, a chi gestisce la compagnia, una specie di suicidio. La soluzione? Dovranno deciderla insieme il giovane amministratore delegato di Toremar e l’assessore regionale: ma l’unica soluzione sembra essere quella di lasciare invariate le tariffe per i residenti e “mazzolare” i turisti. Il che non sarà certo ben accolto da tutti quelli che all’Elba ma anche nelle altre isole vivono di un turismo sempre più in sofferenza.
Lo stesso problema del “Fuel” alle stelle esiste anche per le compagnie private, Moby, Blu Navy e a breve Corsica & Sardinia Ferries di Lota; ma in questo caso è il libero mercato a dettar legge, anche se si presume che si cercheranno accordi per non creare eccessivi squilibri tra le tariffe degli uni e degli altri.
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