Relitto “Concordia”, ultimo atto

Sta per concludersi la gara per la rimozione del relitto – Le prime ipotesi tecniche sul metodo, che per una nave da crociera richiede soluzioni innovative

Il pontone Meloria.

GIGLIO PORTO – L’attesa è tutta per la proclamazione dell’impresa (o delle imprese) che avranno vinto la gara per la rimozione del relitto della Costa Concordia. Secondo la compagnia e la Protezione Civile, in gara sono rimaste solo quattro società, tra cui la joint-venture tra l’italiana Fratelli Neri e l’olandese Smit: la stessa joint-venture che ha operato per ripulire i serbatoi del relitto dal fuel e che sta attualmente rastrellando i fondali intorno al relitto stesso per ripulirli di quanto la nave vi ha scaricato nel rovesciarsi sul fianco. Alle operazioni di monitoraggio e di controllo antinquinamento hanno preso parte, come noto, anche i mezzi del raggruppamento d’imprese Castalia-Ecolmar, che hanno impedito ogni fuoriuscita di liquidi e di residui potenzialmente pericolosi per l’ambiente.

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