Domani l’associazione si incontra con Mario Ciaccia (Trasporti) su dragaggi, burocrazia delle concessioni e finanziamenti – Il nodo gordiano delle tariffe dei servizi portuali
ROMA – La presidenza Nerli di Assoporti è ormai a scadenza e si è fatta ormai aperta – tanto da meritare paginate anche sui grandi quotidiani – la “road map” per la successione.
Come abbiamo scritto una settimana fa, le due anime di Assoporti si scontrano ovviamente anche sui nomi, sebbene al momento solo per pretattica. Abbiamo ricordato che le candidature più probabili sono quelle dei due senatori: Lorenzo Forcieri di sinistra e Piergiorgio Massidda di centrodestra, l’uno presidente di La Spezia l’altro di Cagliari. Altrettanto gettonati i nomi di Pasqualino Monti (Civitavecchia) e di Marina Monassi (Trieste) con una certa prevalenza per il primo tra i due presidenti vicini al centrodestra, anche per questioni logistiche (Monti opera a un passo da Roma, Caput Mundi ); mentre per la sinistra non si fa per non bruciarlo ma ha sostenitori per le riconosciute capacità di mediatore Luciano Guerrieri (Piombino), attuale vicepresidente della gestione Nerli (e questo peraltro non l’aiuta). Poi c’è l’outsider Giuliano Gallanti (Livorno) che il giornale genovese dava qualche giorno fa per “l’uomo della possibile mediazione” citandone i titoli e le esperienze; e che sembrerebbe non sgradito anche alla sempre più forte fazione degli anti-Nerli per le sue qualità di uomo al di sopra della bassa cucina e di importanti relazioni internazionali.
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