Napoli, grande progetto
La Commissione Europea approva le linee di crescita – In comitato portuale cassa di colmata e dragaggi

Luciano Dassatti
NAPOLI – Il presidente dell’Autorità portuale, Luciano Dassatti, ha riunito il Comitato Portuale con all’ordine del giorno l’approvazione della relazione annuale 2011 del segretario generale e interventi sulla viabilità interna al porto di Napoli. E’ un momento di grande attivismo quello dell’Authority di Luciano Dassatti, con significative soddisfazioni: sia per le nuove iniziative allo scopo di recuperare i crediti sui canoni – con tanto di fideiussioni stabilite anche per le nuove concessioni e con un progressivo rientro del dovuto su quelle passate – sia per i giudizi positivi della Commissione Europea sul “grande progetto” dell’Authority, che ha raccolto la soddisfazione dello stesso presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Nella riunione del comitato portuale – si legge nella nota ufficiale – il segretario generale, avvocato Emilio Squillante, ha illustrato ai membri del Comitato Portuale la relazione sull’attività svolta dall’Autorità portuale nel 2011 dagli aspetti organizzativi dell’ente, all’attività operativa e di pianificazione e sviluppo del porto, alla manutenzione ordinaria e straordinaria delle aree portuali, alla security, ai finanziamenti comunitari, all’attività operativa e di pianificazione e sviluppo del porto di Castellammare.
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Il segretario si è in particolare soffermato sulle modifiche apportate al nuovo Piano Regolatore del porto in seguito all’approvazione delle Linee di indirizzo per la promozione e la programmazione di misure urgenti allo sviluppo sostenibile del porto di Napoli approvate a fine luglio 2011. “Il nuovo Piano Regolatore Portuale – ha detto Emilio Squillante – dovrà ora ricevere l’intesa da parte del Comune e il parere del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici e il VIA/VAS dal ministero dell’Ambiente. La relazione annuale evidenzia, grazie anche alla professionalità e capacità manageriale degli imprenditori portuali, la sostanziale tenuta dei traffici commerciali nonostante la crisi internazionale in atto, con 21 milioni di ton di merce movimentata e con un traffico passeggeri pari a 7 milioni e 320 mila. Grande attenzione è stata riservata ai servizi di interesse generale con particolare riferimento alla società per le manovre ferroviarie (Ferport) su cui è in atto da parte del Liquidatore la procedura finalizzata alla cessione del ramo d’azienda-manovre ferroviarie.”
Il segretario generale, inoltre, ha richiamato l’attenzione sul lavoro svolto dall’Autorità portuale nel comparto della cantieristica culminata con l’adozione del nuovo Regolamento dei bacini a seguito anche delle pronunce giurisdizionali intervenute negli anni 2009-2011 sia da parte dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato che dagli organi giurisdizionali amministrativi (Tar e Consiglio di Stato).
Il segretario ha, infine, illustrato il lavoro svolto dalla struttura in ordine alla gestione del demanio marittimo “improntato alla trasparenza e al miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia dell’azione amministrativa”. Particolare riferimento – come scritto più sopra – è stato fatto all’intensa e concreta azione di recupero crediti e all’attuazione di procedure ad evidenza pubblica che hanno già trovato riscontro sotto il profilo della legittimità da parte del Tar Campania.
Prima dell’approvazione della relazione annuale, avvenuta all’unanimità, il segretario generale ha ricordato tra le opere di grande infrastrutturazione, avviate nel 2011, l’affidamento dei lavori per la realizzazione della cassa di colmata della Nuova Darsena di Levante e il dragaggio d’urgenza per 130 mila metri cubi.
La viabilità interna al porto è stata la questione affrontata, poi, dal Comitato Portuale. Il presidente Luciano Dassatti, sulla scorta anche di un documento sulla viabilità portuale presentato da alcuni membri del Comitato Portuale, ha tenuto a sottolineare che una prima criticità è rappresentata dalla sosta selvaggia e dalla tipologia dei parcheggi storici soprattutto perché – ha precisato Luciano Dassatti – è indispensabile aumentare le aree a disposizione dell’operatività del nostro porto. Un porto in cui passano 600 mila mezzi in entrata e in uscita, in cui lavorano tra occupati diretti e indiretti circa 15 mila persone. Sulla questione, al termine di un’ampia discussione, il presidente ha affidato ad un gruppo di lavoro tecnico costituito da operatori e da istituzioni l’esame e la valutazione delle soluzioni più idonee per individuare azioni e provvedimenti capaci di rendere la viabilità rispondente alle necessità portuali. Quanto sopra nelle more della rimodulazione delle aree da adibire a parcheggio nell’ottica dell’applicazione del servizio generale di cui al D.M. 4-11-1994.
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