Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Allarme Assologistica: “schieramenti ideologici”

Si delineano nuovi fermi al comparto, con il risultato di aprire alla concorrenza europea

MILANO – Dall’inizio dell’anno il settore della logistica in conto terzi sta registrando sempre più gravi condizionamenti all’attività delle imprese, causato anche dallo squilibrio modale del trasporto commerciale in Italia, che rende insostenibile l’economia delle imprese.

[hidepost]

Dopo un fermo in gennaio scorso con il solo risultato di avvantaggiare ulteriormente la concorrenza europea; il fermo delle bisarche: il parere espresso dalla Autorità Garante sulla inaccettabilità, alla luce dei principi comunitari, dei costi minimi di esercizio per la sicurezza promulgati dall’Osservatorio nonostante il disaccordo della committenza; il ricorso al TAR Lazio fatto dalle Confederazioni Confindustria e Confetra in attesa di giudizio in giugno prossimo, ancora si delineano nuovi fermi assolutamente irricevibili ed incomprensibili data la gravissima crisi economica e la forte sofferenza dei traffici commerciali domestici ed internazionali.

Assologistica è fortemente contrariata e preoccupata dal deterioramento della situazione generale che rischia una forte involuzione. Si stanno verificando schieramenti ideologici e strumentali da più parti, che porteranno lontano dalla risoluzione dei problemi. Tra questi, parte della subvezione dell’autotrasporto, che sta assumendo, attraverso alcune organizzazioni, forme di stigmatizzazione e proclami contro singole imprese committenti, quelle che più danno lavoro all’autotrasporto, non vedendo che è tutto il comparto della committenza logistica a non essere in condizione di poter accettare rigidi condizionamenti tariffari.

Assologistica ritiene che in questa fase difficile dell’economia del Paese occorra forza per i sacrifici ma anche coraggio per intraprendere vie di innovazione e di cambiamento, allontanando quei clichè dominanti che hanno determinato la polverizzazione dell’autotrasporto, che è totalmente inadeguata ad affrontare crisi aggressive e profonde come questa. Assologistica è convinta che l’autotrasporto abbia innanzitutto bisogno di lavorare così come le imprese committenti, in modo soprattutto continuativo, ma questo è ottenibile solo a condizione che i prezzi dei servizi siano di mercato e non di tabelle, che non corrispondono alla realtà delle imprese e della concorrenza.

Assologistica chiede che il Governo intervenga a ristabilire gli equilibri per consentire a tutti di lavorare e non di chiudere.

[/hidepost]

Pubblicato il
2 Maggio 2012

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio