TRIESTE – Una “zona franca”, nella quale attirare investitori internazionali, realizzabile sulla base di normative più elastiche rispetto a quelle comunitarie: è questo lo strumento al quale il Porto di Trieste intende affidare l’opportunità unica di un rilancio commerciale ma anche industriale, sociale e urbanistico dell’aerea estesa che sullo scalo giuliano fa perno.
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