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CNA critica sulla “guerra” dei pullman

LIVORNO – Il libero mercato è una cosa, l’assalto alla diligenza è un’altra. E con il business delle crociere, la fornitura di servizi di pullman alle migliaia di turisti che sbarcano sulle banchine labroniche è diventata motivo di scontro che coinvolge anche i sindacati e le associazioni di categoria.

[hidepost]A fronte della dura concorrenza in corso entra in ballo la CNA che con una nota di Dario Talini – coordinatore della Cna Fita che rappresenta le aziende del trasporto persone – “da atto alla CSB di aver avuto grande pazienza e senso di responsabilità nell’aver atteso così a lungo a manifestare le difficoltà rispetto a quanto sta accadendo sottobordo, arrecando per adesso il minor disagio possibile ai turisti e il minor danno possibile all’immagine di Livorno come scalo crocieristico”.

Secondo Cna “è proprio su questo, sul fare di Livorno un vero scalo crocieristico moderno e competitivo che si deve discutere, ma soprattutto per cui si devono tradurre in pratica i fiumi di parole e buone intenzioni che scorrono da anni e che ora evaporano di fronte alla possibilità di dare lavoro alle imprese locali.

“Quanto sta accadendo sulle banchine è quantomeno singolare e senza dubbio da approfondire e correggere: le piccole e medie aziende di trasporto persone capendo che da sole, essendo cresciuti i volumi, non possono garantire un servizio in qualità ed affidabilità, fanno il salto di categoria e danno vita con l’aiuto della Cna ad una nuova società; tutto procede al meglio, ma i costi fissi con il tempo si impennano; alle richieste di adeguamento delle tariffe ai nuovi costi la Livorno City Seightseeing risponde chiamando pullman da fuori ad un costo che non può certo essere inferiore.

“Non ci pare questa – continua Talini – la logica che deve guidare un operatore portuale (tanto più se praticamente pubblico), che dovrebbe fare quanto possibile per agevolare con le imprese locali la costruzione di un rapporto stabile, duraturo ed economicamente soddisfacente per tutti. Siamo certi che ci sono ancora gli spazi per costruirlo non solo per la prossima stagione crocieristica, ma fin da quella attuale, fin dalle prossime navi che faranno scalo nel nostro Porto. È un banco di prova per la classe dirigente di questa città per vedere se ha capito che è l’ora di cambiare passo e di cercare tutti insieme soluzioni positive ed utili per chi e con chi in questo territorio vive e lavora”.

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Pubblicato il
7 Luglio 2012

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