Gli armatori navali premono per allargare la concorrenza – L’ipotesi nella riforma della riforma – E la “spending review” punterebbe anche alla fine di Castalia
BRUXELLES – Se ne parlerà, anche se forse solo nella relazione del presidente Paolo d’Amico, nell’assemblea annuale di Confitarma che è in programma domani – giovedì 4 – a Palazzo Colonna a Roma. Perché l’attacco ai cosiddetti “servizi nautici” da parte di chi chiede la loro liberalizzazione in nome della concorrenza e del mercato, ormai è approdato anche a Bruxelles. Un attacco che coinvolge non solo il servizio di rimorchio nei porti italiani, ma anche più in generale il pilotaggio e tutto quello che secondo gli armatori può rientrare nell’«autoproduzione» degli equipaggi.
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