Tutte le sfide dello shipping dalla Convention di Grimaldi

Focus sulla riforma della 84/94 nell’intervento di Affinita – Le problematiche della riduzione di zolfo e dei consumi nel carburante navale – I “colli di bottiglia” retroportuali

Nella foto: (da sinistra) Antonio Bevilacqua, Luis Valente de Oliveira, Emanuele Grimaldi, Tommaso Affinita e Pasqualino Monti.

PALERMO – L’annuale Convention del Gruppo Grimaldi (“From Land to Sea”) ha fatto un punto della situazione dello shipping, necessario per comprendere molte questioni ed indirizzare verso obiettivi concreti gli operatori e chi muove le loro istanze.
Dagli interventi della Convention, che si è tenuta a Palermo con le massime rappresentanze nazionali ed europee del settore, e dal dibattito che è seguito è emerso come sempre di più il futuro dei porti si giochi nel concetto di centralità. Il porto è il cuore dei traffici; proiettato verso tutte le diramazioni reclama rapidità di soluzioni, efficienza nei collegamenti, modernità tecnologica. Il tutto con il rispetto dell’ambiente e a vantaggio di uno sviluppo sostenibile. Una materia che ha offerto ampi spazi di analisi e riflessione dati i molti punti che devono essere ancora definiti.

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