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Marchi d’impresa DOC una mostra a Livorno

E’ stata inaugurata sabato – I criteri estetici e lo sviluppo delle attività

LIVORNO – La Camera di Commercio, attingendo al suo prezioso archivio storico, ha allestito una mostra originale: i marchi registrati e depositati dalle imprese livornesi, testimonianza grafica e pittorica di quella vitalità, ingegno e capacità che hanno fatto la storia della nostra economia.
[hidepost]La mostra si intitola Dal Balsamo Paolini alle Pastiglie Paneraj – Marchi d’impresa livornesi a cavallo tra due secoli (1880-1930) ed è stata inaugurata ufficialmente sabato con esperti di grande competenza che hanno messo a disposizione le loro conoscenze per offrire al pubblico coordinate utili a godersi la mostra: Vittorio Marchis, professore del Politecnico di Torino, personaggio vivace ed eclettico, autore di molte pubblicazioni tra cui l’ultima, “150 (anni) di invenzioni italiane”; Ferruccio Dardanello, presidente dell’Unione italiana delle Camere di Commercio, una rete che dall’Unità ad oggi è sempre stata vicina alle imprese; Francesco Bosetti, che alla docenza di Diritto privato unisce una profonda cultura storica ed artistica; Alessandro Tosi, professore livornese che all’Università di Pisa insegna Storia dell’arte moderna.
La mostra propone una selezione di esemplari, i più interessanti, scelti in base ad un criterio estetico e tenendo conto delle attività economiche più significative. Sono disposti in ordine cronologico secondo la data di presentazione della domanda di registrazione e spaziano dal settore alimentare a quello industriale e chimico-farmaceutico. La città di Livorno la fa da padrona, ma si sa che la provincia è una realtà relativamente recente (1925): in precedenza, nel periodo postunitario, facevano parte del territorio livornese solo l’isola d’Elba e quelle di Gorgona, Pianosa e Montecristo.
Il periodo scelto è quello tra Otto e Novecento: una cinquantina di anni cruciali per lo sviluppo di questo nuovo modo di affermarsi sul mercato. Se infatti il marchio rappresenta la volontà dell’imprenditore di far riconoscere immediatamente il suo prodotto abbinandolo al concetto di qualità, è proprio a fine Ottocento, nella nascente società industriale “di massa” che si affaccia l’esigenza di personalizzare il prodotto e di salvarlo quindi dall’anonimato che rischia nella produzione su larga scala.
L’archivio storico della Camera di Livorno, di questi marchi ne possiede 150 e ne ha ora scelti una trentina tra i più significativi per proporli al pubblico e soprattutto agli studenti della scuola superiore, perché interessanti da un punto di vista grafico e linguistico, oltre che economico. L’archivio centrale di Stato ha consentito alla riproduzione di alcuni marchi non presenti nella collezione camerale, utili a testimoniare la varietà delle attività economiche e la loro provenienza dalla città ma anche dal territorio circostante.
Colpisce in questa mostra molto curata nei particolari l’insieme di attività in alcuni casi assai curiose, che vanno dalla produzione di pastiglie sedative a base di lattucario all’acqua purgativa; dai lubrificanti per motori alla lisciva per il bucato, alla frutta candita, alle mattonelle di carbone…
La mostra potrà essere visitata gratuitamente per tutto il mese di novembre, su appuntamento telefonico (0586 231247 e 231254).

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Pubblicato il
14 Novembre 2012

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