Matteoli contro il Pot di Livorno: “Andrà rivisto” perché penalizzante

L’ex ministro livornese ha attaccato anche i finanziamenti del MPS alla Compagnia portuali

Altero Matteoli (a destra) in Camera di Commercio a Livorno.

LIVORNO – Quasi un ritorno del figliol prodigo, non più da ministro livornese per due legislature ma da candidato toscano al Senato per Berlusconi. Così Altero Matteoli lunedì scorso nella saletta Capraia della Camera di Commercio, ha affrontato i temi elettorali del suo partito, partendo dalle promesse sull’Imu.
Da politico navigato, Matteoli ha utilizzato tutta la sua esperienza di parlamentare con il (modesto) pubblico di aficionados. Ma il vero incontro l’aveva avuto poche ore prima all’hotel Palazzo, dove una importante rappresentanza di imprenditori portuali l’aveva accolto chiedendo interventi concreti sulla morta gora della portualità nazionale. Tra i presenti, Giorgio Neri, Nello D’Alesio, Enrico Bonistalli, Silvio Fremura: il gotha dello shipping livornese, peraltro non sempre schierato con il Pdl ma alla ricerca disperata di qualcosa o qualcuno per rivitalizzare la fiacca economia sulle banchine.
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