Assoporti a Piombino
Ribadita la richiesta del ministero del Mare – La successione di Merlo
PIOMBINO – Assoporti in riunione, mercoledì scorso, ospite del vicepresidente Luciano Guerrieri. Una delle prime riunioni operative nel porto toscano, e probabilmente anche l’ultima, visto che il presidente Guerrieri è in scadenza tra poche settimane e ha completato i due mandati di legge.
[hidepost]Dall’incontro, peraltro non eccessivamente partecipato (c’erano Merlo, Gallanti, Costa, Mariani, Canepa e pochi altri: assente il vicepresidente vicario Pasqualino Monti) sono uscite più che altro analisi della non brillante situazione della portualità italiana, decisioni di rinviare scelte operative concrete (sul Piano Generale della Mobilità e sul Documento delle priorità per il governo: entrambe le cose da fare non appena un governo sembrerà esserci) ed alcune indicazioni di principio, come il sollecito a Roma per la istituzione di un ministero del Mare. In ballo – e ci rimarrà ancora per un po’- anche la questione di lana caprina delle decurtazioni sulle retribuzioni al personale delle Autorità portuali stabilita a somiglianza con quella di altri settori dello Stato dal governo Monti: se ne riparlerà a completamento dei vari iter di opposizione.
Da Paolo Costa, presidente di Venezia, è arrivato un nuovo pesante attacco alla normativa sui rimorchi portuali. Costa spinge da tempo sia a livello nazionale che a Bruxelles, per la liberalizzazione del comparto: e a Piombino ha anche espresso pesanti critiche sia al ministero, sia alle Capitanerie, per quella che ha definito una “resistenza passiva” contro la liberalizzazione dei servizi.
Nelle more dell’incontro, arrivata anche la conferma da parte di Luigi Merlo che la sua presidenza di Assoporti scadrà a metà dell’estate e che intende quindi rispettare il “patto” per la successione nella carica di Pasqualino Monti, attuale presidente di Civitavecchia. Sembra di capire, un ricambio che lo stesso Merlo aspetta con malcelata ansia…
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