“Costa Toscana Cruise” a Miami come offrire non solo città d’arte
La nuova iniziativa vede l’impegno delle principali istituzioni livornesi del turismo con una ricca oggettistica, guide specializzate e gadget – Il problema degli accosti

Massimo Provinciali

Roberto Piccini
LIVORNO – E’ un appuntamento importante per la programmazione delle crociere in tutto il mondo, il “Cruise Shipping Miami 2013” che apre lunedì 11 nella grande città della Florida: e la consueta partecipazione dei principali porti italiani, quasi tutti sotto l’egida dell’ICE, si arricchisce quest’anno di un nuovo marchio, il “Costa Toscana Cruise”. Lo hanno presentato, dopo svariate anticipazioni, a Palazzo Granducale di Livorno i principali protagonisti dell’operazione: il presidente della Porto 2000 Roberto Piccini, il segretario generale dell’Autorità portuale Massimo Provinciali, l’assessore provinciale al turismo Paolo Pacini e il suo omologo al Comune Paola Bernardo, il presidente delle Strade del Vino Pier Mario Meletti Cavallari e il responsabile dei progetti turismo della Regione Toscana Alberto Peruzzini.
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A supporto del nuovo marchio, che vede a fianco del porto di Livorno anche quello di Portoferraio (con l’Authority di Piombino) e la Camera di Commercio, uno stand che si rifà alle eccellenze della costa toscana: per intercettare almeno una parte di quel milione di croceristi che sbarca annualmente a Livorno, e che fino ad oggi si è diretta quasi esclusivamente nelle città d’arte dell’interno. Cosa offrire, in alternativa? Con una ricca messe documentativa (filmati della Scovavento, pubblicazioni monografiche in due lingue riccamente illustrate, cd con le musiche di Mascagni e persino un foulard di cotone con stampa policroma del porto livornese delle crociere) lo stand offrirà assaggi di vini ed olii raffinati a partire dal Sassicaia: e tutte le indicazioni per itinerari alternativi lungo la costa, che includano anche l’Elba con le sue memorie napoleoniche. Si guarda, ormai, alla stagione 2014, quando tra l’altro ci sarà il bicentenario dell’”avventura” elbana di Napoleone. E partecipano all’operazione anche marchi di grande allure come l’elbana Locman degli orologi.
Nel presentare l’operazione “Costa Toscana Cruise” si è solo sfiorato il problema di fondo: la scarsa disponibilità di accosti specializzati per le crociere a Livorno (e anche a Portoferraio). Per Livorno, sia Provinciali che Piccini si sono richiamati al POT, che prevede per l’Alto fondale e per parte del molo Italia (più tardi anche per la calata Orlando) il nuovo grande, efficiente e anche suggestivo terminal delle crociere. Il dubbio è se il tutto sarà pronto almeno per la stagione 2015, visto che quella attuale e anche quella del 2014 sono ormai “bruciate” da un’offerta non certo ottimale. E con l’ulteriore minaccia della nuova banchina crociere di La Spezia, tra l’altro illustrata in toni suggestivi (anche se volutamente non “concorrenziali” con Livorno) ieri dagli spezzini nel convegno internazionale al LEM livornese “SeaToLand” organizzato dalla Port Authority. Ne riparleremo.
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