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Mareggiate e i tempi si allungano

LIVORNO – Ci s’è messo anche il maltempo, e del resto era nelle previsioni: tra febbraio e marzo le libecciate sono la norma e sul relitto del Giglio quelle della settimana scorsa hanno costretto a fermare i lavori.
[hidepost]Poi c’è stato anche l’allarme per la fuoriuscita (modesta, invero) di carburante da una valvola a prua, rotta a quanto pare dall’urto di una delle barche che ci lavorano intorno. Infine continuano ad arrivare sul terminal livornese della Unicoop Impresa (Lucarelli) gli sponsons (cassoni) che serviranno a raddrizzare e riportare in galleggiamento quello che resta della Concordia.
Se la Costa Crociere e i P&I non si pronunciano ancora ufficialmente sul luogo di demolizione – la scelta del governo italiano, come scriviamo qui accanto, non sembra per Costa coercitiva – sembra di capire sia anche perché Titan/Micoperi non ha assolutamente le idee chiare su quando (per non dire: se) il relitto tornerà a galleggiare.
Le operazioni in corso sono complesse, difficili e piene di imprevisti pressoché ogni giorno. Il pontone Cosentino è dovuto rientrare a Piombino per fare manutenzione dello scavatore: il Navalmare 2 è “scappato” a ridosso sotto il Campese per il mare agitato e lo stesso il pontone Micoperi 30 a Porto Santo Stefano, mentre il Liguria 1 è scappato dentro il porto del Giglio. A fine settimana scorsa è stata anche sospesa per il maltempo la saldatura delle “piastre piatte” per l’ancoraggio dei cassoni sul lato di sinistra del relitto e analogamente è stata sospesa l’istallazione dei rinforzi della carena nella zona del ginocchio dello scafo.
In questa settimana, secondo il crono-programma di Micoperi, dovrebbe essere completata la trivellazione per i micropali del blocco di ancoraggio n.11 e dovrebbe ripartire la trivellazione di due altri fori nella piattaforma 1 mentre si avvierà il posizionamento della piattaforma 4. Continua la deposizione di sacchi di cemento e “materassi” sul fondale sotto lo scafo. Tra oggi, mercoledì e venerdì, il mare tornerà ad essere molto mosso, con probabili ripercussioni sul crono-programma dei lavori.
Da sottolineare che a fianco delle attività propriamente dedicate al raddrizzamento e recupero del relitto, sono state imposte al consorzio anche numerose altre operazioni: in particolare il continuo monitoraggio acustico con idrofoni fissi, con uno speciale “protocollo cetacei”; e un monitoraggio visivo sempre per i cetacei sia da postazioni fisse a terra sia dalla motobarca Cerboli. Piccolo inciso: pare che di cetacei non si sia avvistata traccia, né acusticamente né visivamente.
Infine, si sta cominciando a lavorare a Livorno sugli sponsons nel terminal Unicoop, per la saldatura degli “orecchioni” d’ancoraggio. A naso, occorreranno comunque alcune settimane: e non sono nemmeno arrivati tutti i cassoni (ce ne sono una decina sui 28 attesi. I tempi, come si vede, si allungano. Fino a quando, non è dato sapere.
A.F.

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Pubblicato il
13 Marzo 2013

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