Scade Luciano Guerrieri, piccola folla di pretendenti
PIOMBINO – Con la formale richiesta delle “terne” per la nomina del nuovo presidente dell’Autorità portuale di Piombino e dell’Elba – Luciano Guerrieri scade dal secondo mandato a maggio e non è riconfermabile per legge – si è aperta la corsa alla successione in un clima quanto mai incerto. Mancando ancora le commissioni parlamentari che devono dare obbligatoriamente il parere sul candidato che Ministero e Regione indicheranno, è ormai certo il ricorso a un periodo di commissariamento almeno di altri 45 giorni, che quasi certamente ricadrà sullo stesso Guerrieri. Il quale non fa mistero, ovviamente, di aspirare a concludere la lunga, complessa e delicata vicenda del relitto della Costa Concordia.
Partita la richiesta delle “terne”, la politica si è messa in moto, e il toto-candidato è già in pieno svolgimento. Tra i papabili più gettonati al momento c’è il sindaco Gianni Anselmi, che alle vicende portuali è sempre stato molto vicino e che ha partecipato in diretta anche alla battaglia per la Costa Concordia. Anselmi libererebbe la poltrona di sindaco, sulla quale potrebbe tornare – è una delle ipotesi che circolano a Piombino – lo stesso Luciano Guerrieri, che vi ha operato tutt’altro che male a suo tempo.
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