RAM rilancia a Bruxelles i “green incentive” al mare
Potrebbero sostituire e integrare in scala europea gli “ecobonus” bloccati – Il problema della domanda sulle tratte del Mediterraneo

Tommaso Affinita
ROMA – Partirà dall’Italia, con un’articolata proposta di RAM (Rete Autostrade del Mediterraneo) l’idea di trasformare l’eco-bonus italiano che la stessa Unione Europea ha bloccato in un “green incentive” a livello comunitario, che vada a premiare chi – armatori, trasportatori o entrambi – favorisca il ricorso ai mezzi più ecologici per il trasporto delle merci. E tra i mezzi più ecologici ovviamente c’è la nave, almeno dove le tratte possono essere anche marittime.
Secondo Tommaso Affinita, numero uno di RAM, il progetto è ormai in fase avanzata.
[hidepost]I dettagli saranno forniti quanto prima; ma c’è già una significativa attesa tra gli armatori che anche in questi tempi di crisi si stanno spendendo – spesso con grossi sacrifici – per favorire il trasporto dei Tir sulle tratte mediterranee.
L’Unione Europea intanto continua – con la sua nota isteresi – a operare nell’ambito del sostegno alle reti Ten-T secondo il progetto dei quattro “corridoi”: il Baltico, il Nord-Europa atlantico, il Mediterraneo occidentale e il Mediterraneo orientale. Significativo che ad oggi i maggiori finanziamenti secondo questo piano sono andati alle tratte del nord Europa mentre dal punto di vista dei fondi europei il Mediterraneo ha avuto assai meno. Si ricorda che in passato attraverso il progetto Marco Polo fu finanziata la Civitavecchia-Tolone operata coraggiosamente da Grimaldi di Napoli: ma la linea fu cancellata dopo poco più di due anni per scarsità di traffico. Adesso qualcuno ha ripreso il progetto di una Genova-Sète, ma ancora una volta gli studi preliminari hanno confermato che sul piano della richiesta la linea sarebbe a rischio senza un sostanzioso intervento dei finanziamenti pubblici. E certo la prolungata assenza di un governo italiano – e specialmente di un governo che sia davvero di supporto alle attività armatoriali italiane – i progetti delle Autostrade del mare non hanno molta audience nemmeno a Bruxelles.
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